Donato un ecografo a “La Casa di Giacomo”

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Presso la sala del Museo Diocesano di Nicotera, sede del Rotary Club Nicotera Medma, vi è stata la presentazione del nuovo progetto di salvaguardia per il NO-ICTUS con la donazione alla Fondazione “La Casa di Giacomo” di un ecografo portatile che possa sostenere il percorso già iniziato nell’anno passato e che dovrà consentire un’azione sempre più capillare, nella comunità, di prevenzione. La manifestazione è iniziata con i saluti del Presidente del Rotary Club Nicotera Medma, Nuccia Marrari, che ha ringraziato tutti i relatori ed i presenti ed in particolare i soci Carlo Capria e Francesco Crudo che hanno consentito il realizzarsi del percorso di prevenzione con un esame per oltre 300 persone. Sono poi intervenuti il Past Governor Gaetano Di Donato, che ha ringraziato tutto il Club di Nicotera-Medma per il sostegno ricevuto che ha consentito di creare un modello di prevenzione che potrebbe aiutare tanti cittadini, l’assistente del Governato, anno sociale 2018-2019, Giovanni Condemi, che ha manifestato la sua soddisfazione per quanto fatto ed ha incitato il Club a proseguire in questo percorso di grande rilevanza sociale, il primario Antonino Alberti, che ha ribadito l’importanza della prevenzione ed ha messo a disposizione dell’iniziativa la propria professionalità, l’imprenditore Pippo Caffo, che ha ringraziato il Club ed il prof. De Donato per la meritevole azione portata avanti confermando la propria disponibilità a sostenere il progetto. Infine, il momento più importante della serata: la consegna dell’ecografo portatile alla Fondazione “La Casa di Giacomo”, nata per cercare di aiutare i bambini con problemi cardiologici. A ritirarlo la madre del piccolo Giacomo, Laura Borgese, che ha ripercorso il tragico avvenimento e la insufficienza del sistema sanitario calabrese, oltre che la negligenza del Bambin Gesù che ha causato la morte del bambino di appena 26 mesi. A moderare la serata il segretario del R.C. di Nicotera Medma, Giacomo Saccomanno, che ha voluto sottolineare il grande coraggio della famiglia di Laura che ha trasformato e sta cercando di trasformare un dolore profondissimo in un momento di solidarietà per tanti bambini.

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