Due arresti per armi e spendita di banconote false ad Oppido e Santo Stefano

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Due arresti in due giorni. Questi i più recenti risultati conseguiti dalla Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni, frutto della costante attività di controllo del territorio e contrasto dei reati operato dai militari della Benemerita.

In particolare, il 14 luglio u.s., i Carabinieri della Stazione di San Roberto, supportati da personale della locale Stazione CC e da commilitoni di Scilla, hanno tratto in arresto, ad Oppido Mamertina, CIRILLO Bruno, cl. ’75, fruttivendolo, responsabile del reato di spendita di banconote falsificate. Infatti, a seguito di alcune segnalazioni inerenti la circolazione di cartamoneta falsa, soprattutto da parte di anziani del luogo, i militari dell’Arma di San Roberto hanno avviato mirata attività di indagine ed identificato Cirillo come responsabile di tali condotte. Nel corso di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di residenza del predetto, sono state rinvenute nella sua disponibilità ben 5 banconote da 50 euro contraffatte e l’uomo è stato, pertanto, tratto in arresto in flagranza di reato. Il provvedimento precautelare è stato convalidato dal GIP di Palmi che ha altresì disposto per CIRILLO l’obbligo di dimora nel comune di Oppido Mamertina.

Il 15 luglio u.s., invece, i Carabinieri della Stazione di Santo Stefano in Aspromonte, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” Calabria, hanno tratto in arresto per detenzione illegale di armi comuni da sparo e munizioni LUCISANO Vittorio, cl. 64. Il predetto, infatti, deteneva illegalmente ben 4 fucili ed una pistola revolver, unitamente ad un ingente quantitativo di munizioni (più di 500 oltre il limite consentito), che sono stati opportunamente sequestrati. Oltre a tali condotte, i Carabinieri hanno altresì accertato che l’uomo custodiva altre armi regolarmente denunciate omettendo di rispettare le dovute cautele imposte dalla normativa di riferimento e, pertanto, è stato altresì deferito per il reato di omessa custodia di armi. Il provvedimento precautelare è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria ed al soggetto è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di Santo Stefano in A.te.

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