Due arresti per evasione sono stati effettuati a poche ore di distanza in provincia di Reggio Calabria. In particolare, nell’ambito del controllo del territorio i Carabinieri della Stazione di Archi hanno arrestato GERIA Francesco, in atto sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione, poiché deve scontare una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio ed in materia di armi commessi in Reggio Calabria nel maggio 2010.
Nello specifico il Geria non veniva trovato dai Carabinieri presso il proprio domicilio, ove faceva rientro solo diverso tempo dopo.
Al suo successivo rintraccio ed in seguito della sua condotta, il Geria è stato accompagnato presso la caserma di Archi da dove, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto dinanzi al GIP del Tribunale di Reggio Calabria, che ha convalidato l’arresto per evasione effettuato dalla Polizia Giudiziaria, e ne ha disposto la risottoposizione alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
A Scilla invece, martedì 23 settembre u.s., nel corso di un predisposto servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Scilla, della Compagnia di Villa Giovanni, hanno arrestato D’AGOSTINO Rodolfo, di anni 56, poiché ritenuto responsabile del reato di evasione.
D’Agostino è stato fermato dai militari dell’Arma alle ore 12:40 circa del 23 settembre, mentre transitava a Scilla, a bordo della propria Fiat Punto, condotta nella circostanza da altra persona. In seguito ad un minuzioso controllo, i Carabinieri hanno appurato che il predetto era in atto sottoposto al regime della detenzione domiciliare, con permesso a svolgere attività lavorativa – quale agente di commercio di prodotti alimentari – dal Lunedi al Venerdì, dalle ore 08:30 alle ore 12:30 e limitatamente al Comune di Reggio Calabria. Per tali motivi, avendo palesemente violato le prescrizioni della misura alternativa alla detenzione in atto, il D’Agostino è stato arrestato in flagranza del reato di evasione.
Nella circostanza, è stato anche sanzionato il conducente dell’autovettura, ai sensi dell’art. 193 c. 2 del CDS, poiché l’autovettura era sprovvista della prevista copertura assicurativa.
Nel corso del giudizio direttissimo, tenutosi a Reggio Calabria il 24 settembre u.s., l’arresto è stato convalidato ed il D’Agostino è stato ricondotto presso la propria abitazione, ove continuerà a scontare la misura cui era già sottoposto.