Due incendi dolosi sono stati appiccati da ignoti la notte scorsa a Strongoli.
Davanti al cimitero è stato dato alle fiamme il chiosco riconducibile alla famiglia Giglio, posto sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta Stige della Dda di Catanzaro contro le cosche del crotonese. Il chiosco, in passato utilizzato per la vendita di fiori, era chiuso. In via Vittorio Emanuele, invece, è stata data alle fiamme l’auto Fiat Bravo della vice preside dell’Istituto omnicomprensivo di Strongoli, Daniela Sculco. Sui due episodi, non collegati l’uno dall’altro, indagano i carabinieri. Il Commissario straordinario di Strongoli Umberto Pio Campini, a nome di tutta la Commissione straordinaria che guida il Comune, il cui Consiglio è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, ha manifestato “la piena solidarietà alla professoressa Sculco per il vile atto compiuto nei suoi confronti”. Anche il mondo del volontariato e gli insegnanti hanno manifestato la loro vicinanza alla vice preside.