Proseguono le interviste ai candidati che si contenderanno la poltrona di Primo Cittadino di Gioia Tauro. E’ il turno di Giuseppe Zappalà sostenuto da Cdu, Movimento social popolare, “Noi con Zappalà” , I giovani per cambiare e Zappalà sindaco.
Per quale motivo un cittadino di Gioia Tauro dovrebbe scegliere di votarla piuttosto che andare a mare?
Perché in questo momento chi ha a cuore le sorti della città, non deve pensare al mare o altro svago, per il bene di tutti.
Ci piacerebbe parlare anche di programmi, ma soprattutto alla gente importa tanto sapere chi sono i volti che danno forma alle liste. Con che criterio sono stati scelti i candidati a consigliere? Teme di aver fatto poco contro gli impresentabili, o ha applicato un rigido controllo?
Ho effettuato un rigido controllo (non lo hanno fatto di certo i miei concorrenti). Io ho puntato tutto sui Giovani, laureati e non, Giovani che vogliono rimanere nel proprio paese, giovani che voglio continuare a vivere dove hanno vissuto la loro infazia, Giovani che voglio vedere i propri cari invecchiare e goderseli fino al trapasso.
Non ho voluto nelle mie liste politici (di questo potete prenderne atto visionandole). Sono più che convinto di aver dato il massimo nelle mie liste.
Veniamo alle questioni cruciali per la città: Che ruolo pensa di giocare, se eletto sindaco, sullo sviluppo del Porto e sulla vicenda dell’ospedale?
Del Porto le posso dire che è stata la speranza non solo di Gioia Tauro bensì di tutta la Calabria. Doveva essere il volano dell’economia e si è rivelato un bluff.
E’ rimasto un Porto solo ed esclusivamente di Transhipment.
Dobbiamo promuovere il retroporto, con attivazione degli scambi intermodali porto-ferrovia e le strutture logistiche di servizio, e non ultimo abbassare le tasse di ancoraggio.
Dobbiamo ripopolare questa cattedrale nel deserto che si è venutaa creare.
In una città così al centro degli occhi degli investigatori, come si evita di far sciogliere il Consiglio comunale per l’ennesima volta o comunque come pensa di tenere lontano la ‘ndrangheta dal palazzo comunale?
A questa domanda le risponderò brevemente: con la LEGALITA’ E TRASPARENZA, cosa che mi ha sempre contraddistinto nella mia vita e NESSUNO LO PUO’ SMENTIRE: NON HO SCHELETRI NELL’ARMADIO.
L’allarme ambientale non può essere sottovalutato in una città che ospita l’inceneritore, ha un’alta incidenza di tumori ed è sede del depuratore consortile. Come pensa di tutelare il diritto alla salute dei gioiesi?
Gentile cronista questo è il mio pane quotidiano in qualità di Medico di Famiglia da oltre 30 anni.
Conosco abbastanza bene la situazione di mal salute che si è venuta a creare a Gioia Tauro negli ultimi anni con una rapida crescita delle patologie tumorali.
Le posso dire che ormai l’inceneritore esiste grazie a qualcuno delle precedenti Amministrazioni, però con accurati controlli dei valori di inquinamento e con l’intervento tempestivo quando gli stessi supereranno la soglia di sicurezza. E non ultimo non in termini d’importanza, farò nascere un Osservatorio Oncologico Permanente per valutare i rischi legati all’inquinamento, di concerto con le Istituzioni Regionali e Nazionali.
La vocazione commerciale di Gioia rischia di essere marginale in anni di crisi economica così violenta. Un sindaco cosa può fare per restituire linfa economica a questo comune?
E’ sotto gli occhi di tutti che Gioia Tauro tanti anni addietro, centro di commercio, e punto di riferimento degli abitanti dei paesi limitrofi, oggi in COMA PROFONDO. Secondo me bisogna bisogna far ritornare Gioia Tauro una Città BELLA E VIVIBILE, migliorandola in tutto, questo potrebbe essere l’ago della bilancia facendo riavvicinare tutta quella gente che una volta popolavano le nostre strade ed i nostri negozi.
Concludiamo con il “toto-ballottaggio”: qualora ci fosse il secondo turno e lei concorresse per la vittoria finale, chiederebbe apparentamenti? A quale degli altri candidati sindaco si sente più vicino?
Come persona sono in ottimi rapporti con tutti gli altri candidati. Non ho un COLORE POLITICO, pertanto lo valuterò qualora ce ne fosse bisogno.