Elezioni Regionali- I 4 candidati: Aiello, Callipo, Santelli e Tansi

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Si avvicinano le elezioni regionali del 26 gennaio. Quattro i candidati alla Presidenza della Calabria: Aiello, Callipo, Santelli e Tansi- conosciamoli meglio i candidati.

FANCESCO AIELLO- Francesco Aiello, nato a Settimo Torinese (Torino) l’11 ottobre 1965 è il candidato Presidente il Movimento 5 Stelle. Laureato in Scienze economiche e sociali all’Università della Calabria, Aiello è professore ordinario di Politica economica alla stessa Unical. Nel 2015 ha fondato 2015 “OpenCalabria”, piattaforma web incentrata sui temi dell’economia e della politica per lo sviluppo della Regione. Un portale molto seguito dagli ambienti degli economisti non soltanto calabresi. Il nome di Aiello è stato avanzato al capo politico del movimento Luigi Di Maio da parlamentari calabresi ed ha poi ottenuto il via libera dal voto degli aderenti sulla piattaforma Rousseau con il 53,1% delgradimento pari a 1.150 voti. Una candidatura, quella del docente universitario, giunta dopo un’altra votazione su Rousseau che ha sancito la presentazione di una lista e di un candidato del movimento dopo che alcuni esponenti calabresi di vertice avevano parlato di disertare le urne, mentre altri chiedevano di ripresentare l’alleanza col Pd anche in Calabria.

PIPPO CALLIPO-Filippo “Pippo” Callipo, è nato a Pizzo Calabro, nel vibonese, il 22 giugno 1946, è candidato alla presidenza della Regione Calabria col sostegno del Pd e del centrosinistra. Dirige, la Callipo Group, che si occupa della produzione e commercializzazione di tonno e altri prodotti ittici. Callipo è proprietario dell’omonima squadra di Vibo Valentia che, partita dalla C2, nel corso degli anni è arrivata alla massima divisione – e al settore alberghiero, con la proprietà di un resort a Maierato. Presidente di Confindustria Calabria dal 2001 al 2006, in quegli anni “denunciò “la ‘ndrangheta  e attraverso una lettera al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, chiese anche l’invio dell’esercito in Calabria. In più occasione, l’azienda di Callipo è stata presa di mira dalla criminalità organizzata con più attentati intimidatori consistiti in colpi d’arma da fuoco sparati contro le sue aziende. Nominato cavaliere del Lavoro nel 2005, Callipo non è alla prima esperienza politica. Già alle regionali del 2010 si candidò alla presidenza della Calabria con la sua lista “Io resto in Calabria” a capo di un raggruppamento di liste civiche e con il sostegno di Italia dei Valori e della lista Pannella-Bonino. In quella occasione, Callipo ottenne circa il 10% delle preferenze con circa 100 mila voti.

JOLE SANTELLI- Nata a Cosenza il 28 dicembre 1968, Jole Santelli è candidata per il centrodestra alla Regione Calabria, sostenuta da sei liste: oltre a quella di Forza Italia, a suo supporto ci sono Fratelli d’Italia, Lega, Santelli presidente, Udc e Casa della libertà. La Santelli è laureata in giurisprudenza con specializzazione in diritto e procedura penale all’Università di Roma La Sapienza. Entra in politica con Forza Italia nel 1994. Ha collaborato con l’ufficio legislativo del gruppo del partito al Senato, per poi passare, due anni dopo, a quello della Camera. E’ entrata in Parlamento nel 2001 ed è stata rieletta in tutte le consultazioni successive, giungendo, con quella in corso a cinque legislature. Attualmente, da deputata di Forza Italia, ricopre l’incarico di vice presidente della Commissione parlamentare antimafia ed è componente della Commissione affari costituzionali, della presidenza del Consiglio e interni. La Santelli è stata sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali (da maggio a dicembre 2013) nel governo Letta. Nominata da Silvio Berlusconi coordinatrice di Forza Italia in Calabria e dal 28 giugno 2016 è stata vicesindaco e assessore alla cultura al comune di Cosenza guidato dal sindaco Mario Occhiuto. Incarichi, questi ultimi al comune, da cui si è dimessa il 9 dicembre scorso dopo che era iniziata a circolare la voce di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione proprio al posto di Mario Occhiuto, designato dalla componente calabrese di Forza Italia, ma stoppato dal leader della Lega Matteo Salvini. Recentemente ha reso noto di essere in cura al reparto di Oncologia dell’ospedale di Paola, affermando di non avere mai nascosto la sua malattia e di avere intenzione di ribellarsi ad essa.

CARLO TANSI- Nato a Cosenza il 22 luglio del 1962, Carlo Tansi, è il candidato esclusivamente civico alla Presidenza della Calabria. Si candida a guidare la Regione col sostegno di tre liste: “Tesoro Calabria”, “Calabria Pulita” e “Calabria Libera”. Laureato in Scienze geologiche all’Università della Calabria, ha avuto una borsa di studio biennale all’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), svolta soprattutto al Laboratorio di Tectonique dell’Università Pierre e Marie Curie di Parigi. Dal 1994 è ricercatore del Cnr dove si occupa dello studio delle faglie attive che interessano l’Appennino meridionale, e delle relazioni tra queste faglie e terremoti e frane. Per 13 anni è stato professore incaricato di Geologia strutturale al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università della Calabria. Tansi è stato vice-presidente e consigliere dell’Ordine dei Geologi della Calabria e responsabile scientifico di vari progetti di ricerca scientifici nazionali e internazionali. Dal 2015 al 2018, ha diretto la Protezione civile regionale della Calabria coordinando sul campo gli interventi su gravi calamità, incluso il coordinamento operativo dei dipendenti e dei quasi 4.000 volontari della Protezione civile regionale, nonché l’aspetto tecnico-amministrativo e il supporto alle autorità locali.  Durante la sua guida, la Protezione civile regionale ha ricevuto il primo premio per l’innovazione tecnologica del Forum della Pubblica Amministrazione e il Premio Nazionale Italia Nostra.Lo scorso anno si è candidato – venendo poi eletto – a consigliere del Comune di San Luca – dove non si votava da 11 anni – nella lista del massmediologo Klaus Davi per “amore per la democrazia”.

 

 

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