Siamo alle battute finali di una campagna elettorale partita un po’ in sordina ed all’insegna del “volemose bene” e che si accinge a concludersi come una delle più infuocate di sempre.
Dopo gli attacchi sferrati nei giorni scorsi dai candidati della lista Insieme per Rosarno guidati dall’avvocato Giacomo Saccomanno, non si è fatta attendere la risposta di Cambiamo Rosarno.
Che non si sarebbe trattato di comizio di transizione in attesa del gran finale di venerdì si è capito subito, dal momento in cui il candidato a sindaco Giuseppe Idà, ha invitato il pubblico ad avvicinarsi al palco di Piazza Valarioti per evitare che certa stampa veda piazze vuote quando sono piene e viceversa.
Il primo ad intervenire è stato il candidato a consigliere Giuseppe Palaia che ha voluto replicare a quanto affermato in precedenza dal dott. Aldo Borgese ed al suo intervento definito “autocelebrativo”. L’ex capogruppo dell’Udc in seno al consiglio comunale ha evidenziato proprio come dalla partecipazione al pubblico consesso del dott. Borgese si potesse dimostrare, e senza dubbio alcuno, la contraddittorietà dei fatti rispetto a quanto dichiarato. Dai dati snocciolati da Palaia è emerso infatti con l’esponente della Lista Insieme per Rosarno nella scorsa consiliatura abbia il 75% di assenze ed effettuato solamente tre interventi, a differenza dello stesso Palaia, invece presente 34 volte su 35 ed intervenuto ben 20 volte.
Successivamente ha preso la parola il candidato Pasquale Papaianni, anche a nome dei “Ragazzi di Piazza del Popolo”, come definiti da Borgese candidati e simpatizzanti della lista Cambiamo Rosarno, lo stesso, un autentico fiume in piena, ha ricordato le numerose battaglie condotte nel corso degli anni, anche al di fuori del consiglio comunale. Servizio disabili alla stazione ferroviaria, mantenimento del presidio di Polizia, rivolta dei migranti, diminuzione addizionale comunale. Papaianni si è altresì soffermato sulle proposte da attuare immediatamente dalla nuova amministrazione, ossia interventi al cimitero con elevazione fino al quarto piano delle cripte più ossario, ristrutturazione e rifacimento delle strade interne, ed inoltre proposta di fermata del treno Freccia Argento a Rosarno, tale battaglia è stata sposata dal consigliere regionale Giovanni Arruzzolo, il quale presenterà un’interrogazione all’assessore regionale ai trasporti.
A concludere il comizio è stato ovviamente il candidato a sindaco Giuseppe Idà, che messo da parte il suo consueto aplomb, ha replicato a tono alle accuse di inesperienza (sua) e conseguente irresponsabilità (degli elettori) che farebbero cadere Rosarno nell’incertezza in caso di sua vittoria.
Secondo Idà però, la certezza rappresentata da Saccomanno è tutt’altro che rassicurante, il quale – ha spiegato il candidato a Sindaco di Cambiamo Rosarno – avrebbe voluto far credere di essersi messo in gioco per senso di responsabilità e dopo una decisione sofferta. Idà ha poi ricordato tutte le volte in cui Saccomanno si è candidato a partire dal 1994, quasi sempre con schieramenti diversi, nelle tornate elettorali di ogni livello, riuscendo a vincere solamente nel 2003. E proprio sull’unica vittoria del suo avversario il giovane avvocato a guida di Cambiamo Rosarno, ha voluto porre l’attenzione.
“Saccomanno ha vinto nel 2003 grazie a Forza Italia ed a Gaetano Rao, per poi essere mandato a casa, sfiduciato da 18 consiglieri comunali su 20 su incipit dello stesso leader forzista, ed oggi si propone con lo stesso schieramento e con le stesse persone” ha tuonato Idà, che nel suo intervento non ha risparmiato nessuno. A partire dagli ex sindaci che sostengono Saccomanno e la sua coalizione, rei di aver contribuito ad affondare Rosarno, per poi concludere con le proposte irrealizzabili promesse dalla lista Insieme per Rosarno. Particolarmente criticata è stata infatti quella del “baratto amministrativo”, ritenuta irrealizzabile in un comune dove il 60% della popolazione non paga le tasse.
Riguardo poi alle accuse di “passerelle” mosse dagli avversari, Idà ha voluto ricordare come le visite del Ministro dell’Ambiente e del Presidente Casini abbiano dimostrato concretamente l’interesse delle Istituzioni nei confronti della città. Inoltre, il candidato a sindaco di Cambiamo Rosarno, ha voluto fare una promessa solenne agli elettori. Subito dopo la sua elezione, insieme a Casini andrà a trovare il Ministro degli Interni per risolvere una volta per tutte la questione immigrati, Rosarno, da sempre paese solidale ed accogliente, non può da solo sostenere la presenza di migliaia di migranti.
Programmi concreti e realizzabili, entusiasmo, onestà, competenze al servizio dei cittadini. Sono queste le parole d’ordine di Idà e dei candidati di Cambiamo Rosarno nel corso dell’ultimo infuocato comizio al quale, siamo certi, le risposte non tarderanno ad arrivare.
Angelo Zurzolo