Sono giorni concitati a Gioia Tauro. La pandemia ha spinto Governatori di Regione e Sindaci ad adottare misure altamente restrittive. A pagarne le spese sono soprattutto i cittadini più fragili: pazienti immuno-depressi, anziani e/o diversamente abili. Ma grazie alla concertazione tra Croce Rossa ed Amministrazione Comunale nessuno resterà solo. E’ stato attivato infatti un servizio molto efficiente di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità. A dirigere la squadra è la dott.ssa Maria Giovanna Ursida, Presidente del Comitato Croce Rossa di Gioia Tauro che ingloba anche Bagnara Calabra e San Ferdinando. Raggiunta dal nostro inviato ci ha rilasciato una breve intervista per illustrarci dettagliatamente la situazione:
Dott.ssa Maria Giovanna Ursida, la Croce Rossa, da sempre attiva sul territorio, si trova adesso di fronte ad una sfida molto complicata. L’emergenza Covid-19 ha reso tutto più complicato, cosa sta accadendo? Quest’epidemia globale ci impone di intensificare la nostra azione a supporto e tutela dei pazienti più fragili, abbiamo attivato un servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità per i pazienti immunodepressi, anziani e diversamente abili, che non possono muoversi agiatamente da casa ed hanno irrimediabilmente bisogno del nostro supporto, oggi più che mai.
Com’è la risposta in questo momento a Gioia Tauro? Ottima! Medici, farmacisti, volontari ed Amministrazione Comunale lavorano in sinergia per offrire un servizio efficiente e completo. Ecco perché la risposta degli utenti, quelli per cui facciamo tutto questo, è decisamente positiva e molte sono le manifestazioni di gratitudine. Il nostro obiettivo è quello di non lasciare indietro nessuno, soprattutto ora che la situazione richiede massimo impegno da parte di tutti.
Croce Rossa da sempre attiva, numerosi i volontari temporanei che si sono messi in gioco proprio adesso, questo è un bel segnale…Croce Rossa è vicina a tutte le situazioni di indigenza, a tutela delle persone più fragili con sostegno a tutto campo. Oggi in tutta Italia i Comitati hanno aderito al progetto nazionale che si chiama “il tempo della gentilezza”. I nostri volontari infatti fanno della passione e della gentilezza la propria stella polare, a livello umano ci si arricchisce di gioia e di amore, lo stesso che doniamo a chi ha bisogno. Ma proprio per il ruolo delicato che svolgiamo è necessaria una formazione di base, anche per i volontari temporanei. Chi si mette in gioco lo fa esclusivamente per porgere una mano al prossimo in difficoltà facendo sacrifici ed attenendosi ad un codice etico e comportamentale che, proprio per la delicatezza del ruolo, è fondamentale seguire. Insieme però, sono sicura che ce la faremo.
Christian Carbone