Costi Proibitivi e Difficoltà per i Calabresi Lontani dalla Terra d’Origine
Con l’arrivo imminente della Pasqua, molti calabresi residenti al di fuori della regione si trovano di fronte a un dilemma cruciale: tornare o meno nella propria terra d’origine per trascorrere le festività con i propri cari. Tuttavia, il ritorno alle radici è reso sempre più difficile da un ostacolo insormontabile: i costi proibitivi dei voli.
I prezzi dei biglietti aerei impennati sono diventati l’argomento clou delle conversazioni, alimentando il malcontento e la frustrazione.
Un’analisi dei costi rivelati dai principali siti di prenotazione mette in evidenza la gravità della situazione. Da Milano Linate a Reggio Calabria, il costo di un solo viaggio si aggira intorno ai 195 euro, mentre per un viaggio di andata e ritorno, si superano facilmente i 500 euro. Situazione simile si riscontra per chi parte da Roma, con un costo medio di 400 euro per il tragitto di andata e ritorno.
È urgente una presa di posizione da parte delle autorità competenti per affrontare questa situazione insostenibile. La richiesta è chiara: un abbassamento significativo delle tariffe aeree, accompagnato da iniziative di promozione del turismo religioso e esperienziale. Queste misure non solo favorirebbero la crescita della presenza di visitatori durante le festività pasquali, ma rappresenterebbero anche un sostegno economico fondamentale per gli studenti e i lavoratori fuori sede desiderosi di trascorrere del tempo con le proprie famiglie.
Il caro-voli non è solo un ostacolo al ritorno alle origini per i calabresi, ma rappresenta anche un’emergenza sociale ed economica che richiede un’azione immediata. La Pasqua è un momento di gioia e di condivisione familiare, non dovrebbe essere offuscata dalle barriere finanziarie che impediscono a molti di riabbracciare i propri affetti nella terra d’origine.
Christian Carbone
