Un medico di base convenzionato con l’Ausl Romagna di 64 anni di Ravenna è stato arrestato l’11 novembre scorso per peculato, falso ideologico e corruzione dalla polizia nell’ambito di un’inchiesta su falsi green pass.
Il medico aveva preso dosi di vaccini anti Covid senza iniettarle a pazienti no-vax, ma utilizzandole per rilasciare false certificazioni vaccinali.
Il dottore, che ora si trova ai domiciliari, ha precisato che degli oltre 290 pazienti da lui vaccinati, sicuramente ha simulato la vaccinazione di tutti quelli – una quarantina – venuti apposta da fuori Regione (nell’elenco figurano ad esempio province come Belluno, Torino, Udine, Venezia).
L’uomo ha ribadito di non avere mai preso un soldo: nemmeno quei 1.555 euro trovati nelle sue tasche il 17 ottobre dopo la prima perquisizione della Mobile ravennate in occasione della seconda dose a una bimba accompagnata apposta al suo ambulatorio a Marina di Ravenna dal padre bellunese no vax (fatto da cui era scattata l’inchiesta).
Nell’indagine risultano coinvolte a vario titolo altre persone tra cui un poliziotto.