La Guardia di finanza di Reggio Calabria ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre duecentomila euro nei confronti del titolare di un’azienda agricola e di 30 falsi braccianti accusati di truffa ai danni dello Stato. Sigilli a conti correnti e depositi, 13 immobili e 12 auto.
Le indagini, coordinate dalla Procura reggina hanno accertato che l’azienda, con sede a Scilla, pur risultando attiva, di fatto non avesse mai operato. Attraverso la presentazione all’Inps della documentazione non veritiera, i falsi braccianti, tra i quali parenti del titolare, moglie compresa, hanno ottenuto indebite erogazioni previdenziali come indennità di disoccupazione agricola, di malattia, di maternità e assegni familiari nel periodo 2013-2016. Accertate, inoltre, 8.764 false giornate di lavoro che hanno generato indebite erogazioni Inps per oltre 210 mila euro.