Carabinieri del Nas di Reggio Calabria a conclusione di un’articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione, con l’ausilio di militari del Comando Provinciale Carabinieri del capoluogo, ad una Ordinanza, emessa dal GIP presso Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura della Repubblica direttadal Procuratore Giovanni Bombardieri, di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di un
56 enne reggino, titolare di un B&B, che esercitava la professione di medico chirurgo senza aver alcun titolo professionale.
Le indagini del NAS condotte tra li 2022 ed il 2023, supportate da pedinamenti, ascolto di numerosi testimoni e analisi documentale, avrebbero accertato che l’uomo, almeno dal 2011, aveva allestito in riva allo Stretto quattro ambulatori medici di tricologia chirurgica (privi di
autorizzazione e quindi abusivi), eseguendo numerose operazioni di trapianto di capelli con tecnica “FUE”, somministrando anestesia locale e prescrivendo farmaci per li decorso post operatorio, senza aver alcun titoloprofessionale, mettendo cosi in grave pericolo la salute di coloro iquali si erano affidati ale sue cure.
Durante gli interventi chirurgici, per i quali i pazienti corrispondevano una somma di euro 2.500, lo stesso era coadiuvato da tre collaboratori, di cui una infermiera, anch’essi deferiti in stato di liberta in concorso per il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria.
Contemporaneamente all’esecuzione della misura cautelare personale è stato eseguito il sequestro preventivo di un sito internet ed una pagina del Social Media Facebook, utilizzati per procacciare i clienti, provenienti anche dalla Sicilia e dalle altre province calabresi, nonché un ambulatorio medico e la strumentazione ivi presente per la chirurgia del cuoio
capelluto.
Il procedimento penale è nella fase delle indagini preliminari per cui vanno fatte salve successive valutazioni di merito.