Riceviamo e pubblichiamo:
“La costruzione di una nuova Moschea alla tendopoli di Gioia Tauro-San Ferdinando non è una priorità per questi territori. Andrebbe prima discussa e votata dai cittadini residenti. Le priorità sono salvare i posti di lavoro dai licenziamenti portuali.
In un periodo in cui il territorio piange l’assenza dello Stato nella vertenza che ha portato al licenziamento di quasi 400 operatori portuali a cui vanno ad aggiungersi altri recentissimi licenziamenti sempre in ambito portuale, la costruzione di una nuova tendopoli a Gioia Tauro-San Ferdinando con annessa costruzione di una nuova moschea non appare certo una priorità per questi territori.
Tuttavia se proprio si deve fare allora si faccia prima un democratico “referendum consultivo” coinvolgendo Gioia Tauro e San Ferdinando, ossia le aree destinate alla costruzione della nuova moschea che siamo sicuri diventerà di fatto una scuola coranica. Chi vuole stare in Italia si adegui ai nostri costumi e tradizioni e non il contrario. Vorrei vedere chi autorizzerebbe mai una costruzione di una nuova chiesa cattolica nei loro paesi musulmani. Eppoi mi sembra logico che su una questione così delicata e di così grande importanza siano i cittadini a doversi esprimere, quali che siano le loro idee politiche e partiti di appartenenza. Le città di Gioia Tauro e San Ferdinando sono di tutti e non solo di amministratori e tecnici pro tempore”. E’ anche bene ribadire che a Gioia Tauro la libertà di religione è già tutelata in quanto un grande luogo di culto islamico esiste a meno di sei chilometri, a Rizziconi, da oltre vent’anni”.
Troppe scelte calate dall’alto per risolvere i problemi altrui, dall’inceneritore alla centrale turbogas passando per il rigassificatore e ora pure una nuova tendopoli per 600 immigrati ma deve essere il popolo che decide. Se ci si vuole occupare del prossimo si inizi a tutelare i licenziati del porto di recente passato quasi 400 e quelli nuovi quasi una dozzina di questi giorni, questi si abbandonati da tutti al loro destino. Per mantenere la nuova tendopoli e annessa moschea lo Stato spenderà circa 430 mila euro l’anno.”
Il coordinamento provinciale di Fare con Tosi! Reggio Calabria