Fermo restante che la coerenza è, a nostro avviso, la base principale sulla quale costruire una vita politica e non, vorrei dire che non sempre aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati. Il Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore, assieme a diverse altri movimenti ed associazioni dell’area, ha lanciato, col Progetto Itaca – Calabria, un laboratorio politico che, oggi più che mai, intende perseguire essendo ampi gli spazi di azione ed essendo sempre più concreti ed attuali gli obiettivi che intende perseguire, e così aveva scelto di correre al di fuori delle coalizioni alle prossime elezioni regionali ma, a causa di una legge elettorale che cerca sempre più di comprimere il diritto di scelta e l’anelito di lotta dell’intero popolo Italiano, siamo rimasti vittime della tagliola rappresentata dalla raccolta firme e a niente sono serviti gli sforzi dei nostri magnifici militanti sparsi sull’intero territorio calabrese né la collaborazione delle circa 2.600 persone che hanno contribuito con la propria firma a farci sfiorare il sogno. In merito colgo l’occasione per ringraziare uno ad uno i militanti di Fiamma Tricolore e degli altri gruppi, in particolare quelli degli ex de La Destra, che si sono spesi per il raggiungimento dell’obiettivo, sfiorandolo. Noi comunque continuiamo imperterriti per la nostra strada di alternativa al sistema, per questo motivo non ci sarà nessuna indicazione di voto per i nostri simpatizzanti che lasciamo liberi di decidere se votare o meno. Qualcuno potrebbe pensare di attingere facilmente dal nostro elettorato adducendo una vicinanza di simbolo o di quant’altro, ma chi crede in determinati valori sa benissimo che chiunque ha contribuito alla distruzione della nostra regione non merita alcuna considerazione . Con questo non vogliamo escludere possibili alleanze e coalizioni per il futuro politico del Movimento Sociale Italiano, ma queste si potranno realizzare solo ed esclusivamente con partiti disposti a creare un soggetto che racchiuda in se i cari e tradizionali valori spirituali e sociali di quello che fu il Movimento Sociale Italiano, e che siano disposti a scegliere i propri candidati non per la potenziale percentuale, ma in base soprattutto alla loro coerenza politica, in quanto non vogliamo essere artefici e complici dei soliti trasformisti che, pur di mantenere le cariche, cambiano casacca in continuazione.
Stefano MINNITI
Segretario Regionale della Calabria