Forza Italia Rosarno: attuale amministrazione ha fallito

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Riceviamo e pubblichiamo

Eccoci qui, a fine anno , pieni di incertezze come mai prima ci era capitato. Accantonando per un attimo i problemi interni alla maggioranza (appena numerica in consiglio), il gruppo consiliare di Forza Italia al comune di Rosarno vuol porre l’accento su quanto ci accade attorno, soprattutto per quel che concerne la gestione e l’amministrazione del Paese che sta lentamente sgretolandosi sotto l’incuria di quanti sono stati chiamati a guidarlo.

La maturità e il senso di responsabilità auspicati sono svaniti già con i primi atti di governo, per poi essere definitivamente soppressi con gli ultimi sentori di minacce e ricatti. La volontà di traghettare il paese  oltre la crisi non c’è, è totalmente assente.

Ciò si evince dagli atti mancati, dalle scelte non fatte, dalle decisioni non prese delle quali sono prove tangibili i decreti repentinamente emanati. E’ un continuo rimandare, prorogare, trascurare. Forse sperano che le proroghe ci facciano dimenticare i problemi?

È  chiaro che la situazione sta sfuggendo di mano. Questo è lo scenario: l’attuale amministrazione ha fallito senza peraltro aver messo in cantiere alcuna misura capace di dar respiro all’economia. Inoltre ai provvedimenti deboli si va ad aggiungere una sostanziale instabilità politica, che non permette programmi a lungo termine, poiché non si sa fin quando la squadra esecutiva rimarrà in vita.

A riprova di tutto ciò ne è conferma anche la non approvazione del PEG cioè il piano esecutivo di gestione  che rappresenta il naturale completamento del sistema dei documenti di programmazione, in quanto permette di affiancare a strumenti di pianificazione strategica e di programmazione  che è un efficace strumento di budgeting (parliamo di pianificazione dei costi , parliamo di una serie di obiettivi e di una serie di aspettative che l’amministrazione deve organizzare e deve avere chiari per poter proseguire una linea di sviluppo coerente con le scelte fatte )  in cui vengono esplicitati gli obiettivi, le risorse e le responsabilità di gestione, per ciascun centro di responsabilità.

La non approvazione  di tale strumento  continua ad avere un notevole impatto sul ruolo dei principali soggetti presenti all’interno dell’ente (il Consiglio, la Giunta, le funzioni dei dirigenti).

Il PEG fornisce all’ente lo strumento per cercare di concretizzare il principio della separazione dei ruoli tra politici (indirizzo e controllo) e dirigenti (gestione), garantendo peraltro a questi ultimi l’autonomia di spesa nell’ambito di capitoli strutturati e negoziati. Esso è un documento che non ha solo contenuti finanziari, come accade per il bilancio, ma un documento che riporta anche gli obiettivi di gestione e che individua gli strumenti e le dotazioni organiche utilizzate per la realizzazione degli obiettivi. Mi chiedo se e quali obbiettivi avessero avuto i nostri dirigenti i quali si trovano sprovvisti di risorse.

Tutto ciò a Rosarno non è avvenuto, e va ricordato che in data 8 Luglio 2013 veniva approvato il bilancio. Ci chiediamo come mai un’amministrazione che ha gettato le basi come un amministrazione dell’ordinario e nel rispetto delle regole come ha potuto dar corso all’attività edi bilancio sino ad oggi senza compiere quell’atto Peg.

E non si riesce a capire come potrà l’amministrazione rispondere a degli obiettivi non indicati al 31/12 della rendicontazione, gli obiettivi raggiunti, quali sono stati premesso che ce ne fossero ricordando che avete stralciato quello che sono sia il 151 e sia il 169 del DL 267/2000

Non è possibile che un comune come Rosarno non si preoccupi di dare alla macchina burocratica i giusti strumenti e verosimilmente non rispondere a tutta la cittadinanza in merito alla giusta programmazione e alle giuste regole .Non si sono preoccupati del benessere del paese e degli obiettivi che si vogliono raggiungere , non si programma l’ordinaria amministrazione , la piccola manutenzione , l’ordinaria amministrazione , i problemi giornalieri ecc.Non approvare i l Peg è stata una mancanza di onesta’ verso la macchina funzionale del comune e principalmente verso la cittadinanza. La verità, purtroppo, è che questa compagine naviga a vista.

Lo scrittore statunitense William Burroughs, nei lontani anni cinquanta, scriveva che “quando si smette di crescere, si incomincia a morire”. È abbastanza per comprendere la drammaticità della situazione? Un Paese fermo è un Paese che non cresce, che si sta incamminando lungo il viale del tramonto. Ma non è a questo destino che dobbiamo arrenderci. Pertanto chiedo azioni forti, che siano davvero sinonimo di ripresa, non invece simbolo di inerzia, scelte di un governo che tira a campare!

Il Gruppo consiliare di Forza Italia

Avv. Raimondo Paparatti

Dott. Agostino Barone

 

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