Si è tenuto giovedì 8 giugno il quarto incontro previsto in calendario dei salotti letterari dell’Associazione MedmArte, organizzati dalla Presidente Ambra Miglioranzi. Protagonista dell’incontro Maria Concetta Preta, docente di lettere presso il Liceo classico M. Morelli di Vibo Valentia e autrice del libro “La ragazza del sud”. La scrittrice è stata brillantemente presentata dall’amica Carla Piro, che ha anche introdotto e analizzato la storia raccontata nell’ultimo romanzo. Protagonista e voce narrante Lory ragazza del Sud che già nel nome mostra la sua volontà di ribellione verso la staticità della società di un piccolo paese della locride. Sullo sfondo di questa storia di dualità tra le ragioni del cuore e la razionalità il territorio calabrese e in particolare l’Aspromonte, luogo metaforico che rappresenta la bestia nera della Ndrangheta. L’autrice parte proprio dall’origine greca del nome ‘Ndrangheta che significa “azione virile e valorosa” per sottolineare la cultura fortemente maschilista che predomina nell’ambiente descritto ed in particolare in quello malavitoso a cui appartiene il personaggio maschile, Pietro, ragazzo emergente ‘ndranghetista il cui corteggiamento rappresenta motivo di vanto per molte ragazze del paese. Anche se all’inizio Lory finge di non accorgersi delle sue attenzioni, alla fine anche lei si abbandona alla passione e cade nelle grinfie di Pietro. Da qui parte tutto un percorso che porterà inizialmente Lory a seguire le ragioni del cuore, quella passione amorosa che la condurrà perfino ad abbandonare gli studi liceali per i quali aveva dovuto scontrarsi con le tradizioni della sua famiglia umile che non poteva permettersi di mantenerla, ma che piuttosto avrebbe preferito vederla diventare una brava “donna di casa”, fino ad arrivare al suo riscatto finale, alla libertà concessa da Pietro, personaggio che l’autrice ha voluto umanizzare grazie all’amore che prova per Lory. Anche se alla fine la protagonista femminile non riuscirà a vincere la sua battaglia contro la nera signora, la Ndrangheta, e non riuscirà a trascinare con sé nella sua lotta verso l’emancipazione il suo compagno, il finale vuole essere un messaggio di speranza, di cambiamento, di riscatto attraverso lo studio e la cultura. Come per l’autrice anche per Lory la scuola rappresenta uno strumento importante nella sua lotta per l’emancipazione e per l’affermazione del suo io.
Durante la serata si è data lettura di alcune parti salienti e significative del romanzo a cura di Maria Rosa Tripodi, letture intervallate dall’esibizione alla chitarra dell’allieva dell’Accademia Musicale Medmea Serena Leotta. Presente in sala anche l’Assessore all’istruzione e alle pari opportunità Caterina Latorre.
Vi invitiamo al prossimo salotto del 15 giugno con una breve storia dell’Astronomia “Alla scoperta dell’Universo da Galileo ai nostri tempi” condotta da Antonino Brosio, per la serata sarà messo a disposizione un telescopio con il quale si potrà osservare stelle e pianeti.