Da sempre comunista, ho scelto di candidarmi e sostenere il Partito Comunista perché ritengo sia l’unico progetto politico che oggi possa dar voce ai lavoratori e ai ceti popolari. Mi ha piacevolmente sorpreso il suo radicamento e il suo seguito fra le giovani generazioni, a dimostrazione di come il comunismo non sia fallito, ma sia ancora una speranza per le future generazioni. Penso che noi comunisti dovremmo affrontare temi concreti, ascoltare i problemi dei calabresi e fornire loro soluzioni valide, distanziandoci dai soliti partiti che si fanno vivi solo in campagna elettorale e poi tradiscono le loro promesse. Riteniamo che si debba intervenire per garantire un lavoro dignitoso, una casa e cure a tutti, invertendo la tendenza alla precarietà e alla privatizzazione portata avanti dai governi di centro destra e centro sinistra. In particolare nella nostra terra si deve investire nella mobilità, garantendo collegamenti non solo con il resto del paese, ma soprattutto nell’interno della regione. Potenziando la rete stradale e ferroviaria si può rilanciare il turismo e i settori produttivi, creare posti di lavoro per fermare l’emigrazione ed evitare decine di incidenti mortali l’anno.
L’unica promessa che posso fare ai calabresi è che dopo il 4 marzo saremo gli unici che saranno nei luoghi di lavoro e nei quartieri popolari ad ascoltare i problemi della gente e a lottare per migliorarne le condizioni.