Frutta e verdura avariata e conservata tra melma e giacigli per i dipendenti – chiuso esercizio commerciale
La polizia locale di Reggio Calabria, nella giornata di sabato, ha sequestrato 20 quintali di derrate che stavano per essere immesse nel mercato da un negozio di frutta e verdura aperto in pieno centro città, in assenza dei requisiti di legge perché privo di agibilità.
L’ispezione della polizia locale ha evidenziato – si legge in una nota – “una situazione di assoluto allarme igienico sanitario”.
Pertanto “è stato immediatamente richiesto l’intervento del servizio di Igiene degli alimenti dell’Asp unitamente al servizio Veterinario”.
Oltre alla gravissima carenza igienico sanitaria e la mancanza dei titoli autorizzativi, è risultata “drammatica la situazione nei locali deposito dello stesso esercizio dove erano stoccati numerosi quintali di merce conservati in condizioni igieniche assolutamente precarie, tra sporcizia, ragnatele, liquami fognari che fuoriuscivano dalla colonna portante del manufatto evidentemente danneggiata”.
Il deposito, inoltre, sarebbe stato utilizzato come alloggio da due lavoratori impiegati al nero, entrambi cittadini indiani, di cui uno irregolare.
Identificato e fotosegnalato con la collaborazione della Questura, nei confronti di quest’ultimo è stato emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale.
Il controllo si è concluso con il sequestro 20 quintali di derrate alimentari, tra cui quasi 300 uova, salumi e formaggi vari.
L’esercizio commerciale è stato chiuso immediatamente per “evidenti motivi igienico sanitari”, mentre il titolare, anch’egli indiano, è stato denunciato alla Procura di Reggio Calabria e sanzionato per diverse migliaia di euro e obbligato allo smaltimento della merce sequestrata.
Lo stesso, inoltre, è stato segnalato alle autorità amministrative ed all’Ispettorato del lavoro.