Con riferimento alla pubblicazione dell’articolo online di cui all’oggetto, il sottoscritto Avv.Antonino Biondo nella qualità di difensore di fiducia di T.G. – indagato per i fatti di cui all ‘oggetto e in nome per conto dello stesso, in merito ai fatti da Voi riportati, rappresenta quanto di seguito.
I fatti sono occorsi in data 24.8.2024 e, più precisamente, nel primo pomeriggio.
Tale precisazione è necessaria, proprio perché si sono svolti alla luce del sole.
Difatti, il mio assistito aveva ottenuto dall’ente comunale preposto, l’autorizzazione alla celebrazione matrimonio civile che doveva svolgersi sulla spiaggia.
Dopo aver pagato regolarmente quanto previsto per la concessione dell’area e aver provveduto a proprie spese, altresì, alla pulizia della stessa vista l’imminenza dell’evento, pur avendo nell’area adiacente la zona di interesse la disponibilità di usufruire di pedane già installate, interloquendo informalmente con gli uffici preposti, gli è stata invece accordata la possibilità di smontare e far uso momentaneo di altre pedane.
Quest’ultime, erano situate a poche decine di metri rispetto al punto di concessione dell’area.
Da quanto sopra, si evince chiaramente che non c’era nessuna volontà di sottrazione delle pedane.
Detto ciò, senza voler entrare nel merito della vicenda che sicuramente verrà poi analizzata nelle sedi opportune, si comunica altresì che, allo stato-momento l’ipotesi di reato contestata (fatte salve modifiche) da parte dell’ Autorità giudiziaria, è quella unicamente di furto e non anche l’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio.
Avv.Antonino Biondo