Genny a Carogna, presidente della repubblica delle banane

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Genny ‘a carogna unico vero leader in Italia. È lui a decidere se e come si deve giocare la finale della Coppa Nazionale, non il Presidente del Consiglio, quello del Senato, oppure i massimi vertici di Coni, Federazione o Lega. Il parere dei due presidenti delle squadre in campo, soprattutto di quello napoletano, pronto a sbraitare contro tutto e tutti (ma non contro Genny e la sua curva), conta quanto il due di coppe quando la briscola è a spade. È lui e solo lui, Genny a’ carogna, con lo stesso potere conferito agli imperatori romani, se il calcio italico deve vivere o morire. Dopo il mistero e la suspense, che tutti gli uomini potenti pretendono di creare in attesa della loro decisione, Gennaro De Tommaso, capo di dei più noti gruppi ultrà del Napoli ha deciso pollice in su, si gioca. Anche il cronista Rai con un liberatorio “la curva del Napoli ha detto che si può giocare e quindi si gioca” ha fatto capire a chiare lettere da chi fosse stata presa la decisione, e non di certo dai signori in giacca e cravatta con scorta e auto blu al seguito, bensì da chi indossa con orgoglio una maglietta con su scritto “Speziale libero”.

Dai ammettiamolo tutti  invece di fare gli ipocriti affermando che il calcio fa schifo e che non assisteremo più ad una partita. Quale tifoso delle milanesi stasera non vedrà il derby? Quale tifoso juventino non seguirà con interesse oggi la Roma in attesa di festeggiare lo scudetto domani.

In Italia il calcio è l’unico vero dogma inattaccabile. Si passa da un partito politico all’altro alla velocità della luce, si abbandonano e tradiscono mogli e fidanzate, si cambia persino religione, ma la fede calcistica no! Quella è una cosa seria. Passiamo due minuti a discutere sugli 80 euro in busta paga e trenta secondi sulla riforma del Senato, ma giorni sulla squalifica  di Destro e se Toni debba andare o meno ai mondiali. Il calcio è morto? Non ci crede nessuono, forse è morto qualcuno che si sentiva Re… Ma come dicono i napoletani “è muòrto ‘o rrè, evviva o’ rrè”. Ed il nuovo Re è Genny ‘a Carogna, è lui che ci meritiamo.

 

Angelo Zurzolo

 

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