Gioia Tauro (Reggio Calabria). La pulizia del fiume Budello è finalmente in corso d’opera. Da una decina di giorni, infatti, sono iniziati i lavori che la Provincia ha finanziato per la pulizia, cominciando dalla parte nord del letto del torrente. Un intervento, quello di pulizia di alveo e letto del fiume, che gli abitanti del rione hanno atteso per lungo tempo, nel corso del quale il Comitato di rappresentanza del quartiere si era dato da fare sollevando agitazioni presso gli enti, con lo scopo di sollecitare l’intervento. Nonostante l’avvio delle operazioni, però, i malumori non si sono sedati. Il Comitato Fiume non ha infatti mancato di esprimere delusione e disappunto riguardo allo stato dei lavori, convinto che «la tipologia di pulizia prevista dall’appalto della Provincia non è adeguata alle condizioni critiche in cui versa effettivamente il fiume». La presidente del Comitato Maria La Scala lamenta infatti: «i lavori in corso stanno provvedendo solamente a sfoltire l’erba ai bordi del fiume con l’uso di semplici decespugliatori e non a rimuovere erbacce e detriti per una pulizia completa e radicale». Il timore del Comitato è che, fra un paio di mesi, ci si ritrovi nelle solite condizioni critiche, con il letto del fiume ricoperto di vegetazione incolta e detriti che ostruiscono il deflusso dell’acqua, con conseguente possibile innalzamento dell’acqua a livelli pericolosi. «L’intervento che intende mettere in atto la Provincia non risolverà il problema – prosegue il Comitato – perché stiamo verificando che il letto del fiume non è oggetto di pulizia, dal momento che non vediamo ruspe sul posto». I lavori di pulizia, che sono partiti in prossimità del ponte della ferrovia nella parte alta del fiume Budello e stanno proseguendo verso sud, prevedono l’estirpazione della vegetazione spontanea, ma anche secondo gli stessi abitanti della zona, questo non basta: «ci aspettavamo di vedere finalmente le ruspe all’opera, ma se per pulizia si intende solo questo intervento superficiale il problema non è affatto risolto».
RAFFAELLA CARUSO