Di fronte a quanto accaduto in consiglio comunale a Gioia Tauro esprimiamo forte riprovazione e solidarietà all’ex sindaco avv. Renato Bellofiore. Non è tollerabile che possa più ripetersi quanto accaduto a Gioia Tauro nell’ultimo consiglio comunale. Esprimere dissenso è una forma di democrazia che va sempre tutelata e rispettata, se espressa nelle forme e nei modi consentiti nella nostra società, ma permettere che parte del pubblico presente nella sala consiliare comunale insultasse ripetutamente con atteggiamenti minacciosi un consigliere di minoranza rappresenta, all’opposto, la mancanza completa delle condizioni minime e basilari che possano consentire un corretto e sano confronto nel luogo preposto per la salvaguardia della sovranità popolare. Arrivare poi a dover vedere costretto Renato Bellofiore, un consigliere di minoranza, a non poter uscire dall’aula e a doverlo fare solo scortato dalle forze dell’ordine, vuol dire che si è arrivati ad un clima dove non solo è a rischio la democrazia ma anche la libertà e l’incolumità personale. Se poi a questo si aggiunge che il tutto nasce dalla richiesta di vedere rispettata e applicata la legge il quadro è ancora più preoccupante. Nel merito della richiesta avanzata da Cittadinanza Democratica di porre ai voti la richiesta di incompatibilità promossa da 5 parlamentari del M5S, come prevede la legge e come dovere del consiglio comunale, quest’ultimo ha deciso di chiudere gli occhi e fare finta di non vedere. Visto il clima che si è creato auspichiamo che il Prefetto di Reggio Calabria voglia occuparsi direttamente della vicenda così da riportare le giuste condizioni di serenità, di democrazia e di rispetto della legge che oggi palesemente mancano a Gioia Tauro.
PER IL MOVIMENTO CIVICO “CITTADINANZA DEMOCRATICA”
Salvatore Nardi, Monica Della Vedova, jacopo Rizzo