Deliberata dall’amministrazione Pedà una richiesta alla Banca Carime di anticipazione di cassa di 7 milioni di Euro. Cittadinanza Democratica esprime preoccupazione per le precarie condizioni finanziarie dell’Ente. Si paventa il rischio concreto di creare un enorme debito da interessi passivi di oltre mezzo milione di euro in un solo anno con conseguente aumento delle tasse a carico di famiglie e commercianti.
Infatti apprendiamo che la giunta comunale di Gioia Tauro in pieno clima natalizio, nella seduta di mercoledì 30 dicembre 2015, con delibera numero 94 ha deciso di chiedere al tesoriere “Banca Carime” un’anticipazione di cassa pari addirittura a sette milioni di euro, per l’esattezza €. 6,972,735,42 al tasso debitore Euribor aumentato di punti 5.00 percentuali.
Una richiesta di prestito davvero esagerata, senza precedenti per il Comune di Gioia Tauro e ad un tasso debitorio elevatissimo il cui rimborso graverà sulle tasche di tutti noi cittadini contribuenti; e non si parla di noccioline: semplici calcoli aritmetici quantificano la somma che il Comune sarà costretto a restituire al tesoriere entro fine anno, ove questi l’anticipasse, a titolo di soli interessi in oltre 500.000,00 euro (cinquecentomila euro), che poi noi cittadini saremo costretti a pagare con l’aumento dei tributi locali (Il tutto senza considerare l’ulteriore aumento del carico tributario dovuto alla nota questione del mancato rispetto da parte dell’amministrazione Pedà del termine di approvazione delle aliquote comunali (Imu,Tasi e Tari) che ha visto il Ministero delle Finanze chiedere al Tar l’annullamento della delibera comunale di bilancio n.26/2015 ed il ripristino delle tariffe massimali stabilite dal Commissario).
Anche nel settore dei rifiuti i disastrosi risultati che si stanno ottenendo con un raccolta differenziata pari a “0” (zero) e gli elevati i consumi nella raccolta indifferenziata che ha soppiantato e sostituito di fatto per volontà dell’amministrazione, sin dalla scorsa estate, la raccolta differenziata – provocheranno inevitabilmente ulteriori tasse a carico di famiglie e commercianti.
Colpisce inoltre particolarmente la motivazione della richiesta di anticipazione: si chiede il prestito per fronteggiare, così si legge in delibera di giunta, “momentanee difficoltà finanziare” nel mentre gli Amministratori – che nel frattempo hanno dichiarato l’impignorabilità delle somme che entreranno all’Ente, al fine di evitare il pagamento dei debiti comunali – gestiscono come se non ci fosse nessun problema. Si ricorda, ma solo a titolo di mero esempio, che il Comune, che tra l’altro risulta scritto in delibera come Ente strutturalmente deficitario, ha speso e/o impegnato le somme pari a oltre 90 mila euro per gli eventi estivi 2015, circa 40 mila euro per la programmata stagione teatrale a carico comunale, qualche milione di euro per la gestione dei rifiuti tra indifferenziata e differenziata, circa 40 mila euro di soldi comunali per opere all’interno del nuovo centro di raccolta rifiuti benchè ci fosse un finanziamento regionale, migliaia e migliaia di euro per le luminarie in città ecc. ecc.. Siamo preoccupati perché è come se un padre di famiglia in grossissime difficoltà economiche e con debiti (ribadiamo che il Comune di Gioia Tauro risulta essere catalogato dal Ministero come “Comune Strutturalmente Deficitario” ossia ad un passo dal pre dissesto finanziario, situazione critica che invece era stata superata e sanata con sacrifici e risparmi dall’amministrazione Bellofiore) per andare al Teatro oppure ad una serata di gala per Capodanno ricorre alla banca o ad una finanziaria per chiedere un prestito ad interessi elevati creando ulteriore debito.
Quel che sta accadendo nell’assoluto silenzio è particolarmente grave ed assurdo! E’ mai possibile che l’amministrazione prenda decisioni così importanti e non ritenga neanche necessario dare spiegazioni ai consiglieri e ai cittadini? Cosa sta succedendo? perché da una parte si spendono soldi come se non ci fosse nessun problema e dall’altro si indebita il Comune?
Ancora una volta spetta a “Cittadinanza Democratica”, unica voce mai prona in Città ed in Consiglio, rompere il silenzio per allertare ed informare i cittadini e chiedere, al di là di qualunque polemica, che vengano date le dovute spiegazioni per capire il perché di tali comportamenti e soprattutto come l’amministrazione pensa di evitare il rischio di bancarotta e di pre dissesto verso cui sembrerebbe ci si stia dirigendo.
Il movimento civico “Cittadinanza Democratica”