Gioia Tauro, cittadini verso il voto tra speranza e realtà

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Diciannove giorni separano i gioiesi dalle urne. Il 31 maggio sarà un giorno importante per Gioia Tauro: dopo un anno di commissariamento, il cittadino gioiese esprimerà la sua preferenza per eleggere il nuovo sindaco. Con l’inizio degli appuntamenti di pubblico comizio dei cinque candidati, nei giorni scorsi la campagna elettorale è ufficialmente entrata nel vivo. Una campagna che è in realtà partita da tempo, mettendo in subbuglio i cittadini e risvegliando le aspirazioni politiche di molti. Ampia è infatti, in queste elezioni comunali 2015, la mobilitazione di aspiranti consiglieri, tanti giovani ma anche tanti veterani pronti a mettersi in ballo per un posto nel nuovo consiglio comunale. Una partecipazione attiva tanto grande quanto la voglia di vedere una città risanata, rinvigorita ed efficiente.

Per Gioia Tauro c’è difatti tanto in gioco nelle imminenti elezioni comunali. Il punto di vista dei cittadini, a prescindere dalla preferenza di un candidato piuttosto che di un altro, è un fronte comune ed unitario. In volo verso il voto, i gioiesi viaggiano così tra speranza e realtà. I problemi da risolvere sono impellenti e tanta è la speranza di cambiamento e rinascita che la cittadinanza ripone nei candidati. Ma forte e concreta è anche la consapevolezza dei tempi duri che il Comune sta vivendo, indebolito da una serie di criticità che non sarà facile eliminare. Le questioni che affliggono la città, al di là dei singoli programmi politici, sono infatti ad oggi evidenti ed improrogabili. Rifiuti, ambiente, sanità, occupazione, turismo sono alcuni dei punti attorno ai quali ruota la maggior parte della carenza – quando non assenza – dei servizi messi a disposizione. Il commissariamento del Comune, che nel maggio di un anno fa aveva lasciato tutti perplessi, si avvia alla conclusione, cedendo il posto ad un’amministrazione che dovrà lavorare non poco per ripristinare decoro e stabilità. L’emergenza rifiuti è forse una delle principali questioni che interessano oggi i cittadini gioiesi. Dopo la crisi del sistema di raccolta differenziata porta a porta, i cumuli di immondizia che giacciono ai bordi delle strade sono il segno manifesto della difficoltà di adozione di un sistema alternativo. Strettamente collegato al problema dei rifiuti è il fronte dell’ambiente: tra l’immondizia e il verde pubblico incolto, il decoro urbano è diventata una chimera. C’è poi il binomio ambiente-salute pubblica, con l’incombente questione tumori che tanti cittadini toccano ogni giorno con mano. Poi la sanità: quale prospettiva per il diritto alla sanità dei gioiesi? Quale futuro per l’ospedale di Gioia Tauro? Forte e chiaro arriva infine il grido d’allarme dell’occupazione, soprattutto per i cittadini più giovani, per i quali l’unica strada da prendere è troppo spesso quella della partenza dalla propria città. Una città quindi che allontana anziché avvicinare, come dimostra anche la scarsa affluenza turistica, nonostante le grandi risorse del lungomare gioiese e delle preziose testimonianze storico-culturali. Diciannove giorni separano i gioiesi dalla urne, e l’attesa è fervida.

 

RAFFAELLA CARUSO

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