Caos nell’amministrazione che governa la città di Gioia Tauro; il Ministero delle Finanze impugna per irregolarità e vizi di legittimità innanzi al Tar la delibera del bilancio di previsione 2015 del Consiglio Comunale.
Come nel settore rifiuti in cui non si capisce cosa stia succedendo, visto che da un giorno all’altro si notano mezzi non comunali che operano nel settore, guidati da personale non comunale senza che i consiglieri né la cittadinanza siano informati di nulla ecco che anche nel settore finanze e bilancio regna il caos più totale.
Cittadinanza Democratica apprende oggi, senza stupore alcuno essendo stati facili profeti già lo scorso Agosto, che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha promosso ricorso contro l’Amministrazione comunale che governa Gioia Tauro per l’annullamento, previa sospensiva, della delibera consiliare avente ad oggetto “Modifica al Regolamento IUC ed approvazione aliquote IMU,TARI e TAS I” e di ogni altro atto o provvedimento presupposto, connesso e consequenziale quindi, in buona sostanza, anche del bilancio di previsione 2015 a causa di vizi e del mancato rispetto di norme poste a tutela della legittimità e conformità alla legislazione vigente. Invero l’Amministrazione comunale di Gioia Tauro – a partire dal Sindaco Giuseppe Pedà, dal Presidente del Consiglio, dal Segretario comunale fino ai Revisori dei Conti – era stata abbondantemente e ripetutamente informata con missive ed interrogazioni scritte dal capogruppo di Cittadinanza Democratica, avv. Renato Bellofiore, circa la necessità di rinviare il consiglio comunale del 19 agosto per non aver messo a conoscenza dei consiglieri, nei tempi tecnici previsti dal Tuel e dal regolamento comunale, alcuni allegati essenziali allo schema di bilancio approvato dalla Giunta Comunale oltre che, diremmo soprattutto, il parere tecnico dei revisori dei conti al bilancio di previsione 2015. La vicenda segnalata da Bellofiore, si ricorda, comportò l’abbandono dell’aula da parte di tutti i consiglieri di minoranza presenti.
La volontà di aiutare l’amministrazione comunale al fine di non farla incorrere in illegittimità ed irregolarità con danni erariali a carico degli stessi amministratori e della città intera da parte di chi aveva maturato esperienza specifica nel settore venne superficialmente sottovalutata e bocciata senza appello. Ecco che oggi si rischia concretamente – visto che in altre occasioni sulle medesime contestazioni ad altro Comune calabrese non solo il TAR di Catanzaro ma addirittura il Consiglio di Stato in Roma ha dato ragione al Ministero delle Finanze (per ultimo si può confrontare Sentenza N. 04420_2014 REG. RIC. Consiglio di Stato del 2015) – che il bilancio di previsione 2015 sia annullato con tutte le conseguenze negative che da ciò deriveranno.
Stando così le cose ci chiediamo perché non si è voluto dare ascolto al consigliere avv. Bellofiore, meno approssimativo di altri, quando scriveva – per tempo – che per l’approvazione del bilancio non erano stati rispettati i termini e bisognava rinviare. Ricordiamo ancora le parole riportate da parte della stampa, che arrivò a parlare di “cose mai viste da blob”, sul super-assessore Cutrì che sugli appunti mossi si limitava a dire, con insolita sufficienza, che i termini contestati da Bellofiore erano stati rispettati. Sicuramente la lettera con richiesta di rinvio derisa in aula, inviata oltre che al Consiglio Comunale anche al Ministero ed al Prefetto aveva un suo valido fondamento ed una ragione che purtroppo oggi, come cittadini gioiesi, rischiamo di dover pagare a caro prezzo.
Per Cittadinanza Democratica
Monica Della Vedova
già assessore alla cultura e P.I.
Comune di Gioia Tauro