Riceviamo e pubblichiamo
Apprendiamo da un noto quotidiano locale della decisione, assunta dalle Istituzioni pubbliche, di avviare la dislocazione abitativa delle famiglie residenti nel ghetto della Ciambra di Gioia Tauro, dal momento che il progetto di ristrutturazione del ghetto, precedentemente pianificato, non sarebbe attuabile. Una buona notizia, per la quale vale il detto: meglio tardi che mai. Buona parte delle famiglie che dagli anni Novanta vivono nella Ciambra, da tempo chiedono di essere equamente dislocate nel territorio, per non dover continuare a vivere nel ghetto, anche nell’ipotesi che questo venga messo a nuovo. Da diversi anni, i volontari dell’associazione Un Mondo di Mondi, coerentemente con quanto richiesto dai diretti interessati, propongono l’equa dislocazione abitativa delle famiglie del ghetto della Ciambra come di quello di via Asmara.
Soltanto l’amministrazione Bellofiore aveva accolto la richiesta dei volontari di questa associazione, allora soci della Sezione Provinciale dell’ Opera Nomadi di Reggio Calabria.
Difatti sette anni fa, il 30 settembre 2011, il Consiglio Comunale di Gioia Tauro con delibera nr. 43, per la prima volta, decideva l’equa dislocazione abitativa in tutti i quartieri della città delle famiglie che abitano i due ghetti. Il progetto però non ebbe successo a causa delle condizioni avverse: l’operazione venne fortemente ostacolata e, negli anni, i diversi Amministratori, commissari prefettizi compresi, non hanno mai voluto prendere in considerazione questa decisione, nonostante sia, secondo diverse ricerche sociali ed esperienze, l’unica via percorribile per il superamento della situazione di emarginazione dei ghetti. Rispetto al passato, oggi però ci sarebbero le condizioni per favorire il successo dell’equa dislocazione, visto che le massime Istituzioni dello Stato hanno, finalmente, deciso di applicarla. Per questo l’associazione Un Mondo di Mondi e l’Osservatorio sul disagio abitativo, chiederanno nei prossimi giorni al Prefetto, dr. Michele Di Bari, ed al Comune di Gioia Tauro di collaborare alla realizzazione di questo programma presentando alcune proposte.
La prima riguarda la necessità di ampliare il progetto di equa dislocazione abitativa anche al ghetto di via Asmara e non solo a quello della Ciambra.
Per quanto riguarda il reperimento degli alloggi poi sarà necessario attivare diversi percorsi. Prima di tutto avviare le verifiche sulla permanenza dei requisiti degli assegnatari dei circa 300 alloggi popolari del comune di Gioia Tauro: un’azione prevista dalla normativa regionale vigente, che, attivando il turn-over, farebbe rientrare nella disponibilità del Comune qualche decina di alloggi erp da poter riassegnare. Anche l’Aterp Calabria, proprietaria degli alloggi della Ciambra, potrebbe contribuire fattivamente all’operazione di equa dislocazione. Potrebbe farlo convertendo il finanziamento di 730.000 euro, approvato il 28 agosto 2017 (con deliberazione nr. 910) e destinato alla ristrutturazione di 16 alloggi della Ciambra, in acquisto di alloggi sul mercato privato di Gioia Tauro. Mercato che presenta molti alloggi vuoti a costi relativamente bassi. In questo modo l’Aterp Calabria dimostrerebbe anche la possibilità di voltare pagina sulla costruzione dei ghetti. Gli alloggi confiscati alla ‘ndrangheta possono costituire un’altra importante risorsa , se il Comune richiedesse anche i fondi necessari per renderli abitabili.
Il coinvolgimento diretto delle famiglie dei due ghetti è un’altra azione fondamentale e imprescindibile per il buon esito della dislocazione.
Le realtà associative riunite nella rete dell’Osservatorio ed in particolare l’associazione Un Mondo di Mondi potrebbero offrire la propria esperienza a sostegno.
Si ritiene indispensabile unire capacità e competenze per la riuscita dell’eliminazione dei ghetti.
Per tali ragioni si attende con fiducia la risposta del Prefetto e del Comune di Gioia Tauro.
Osservatorio sul disagio abitativo
Un Mondo Di Mondi -Cristina Delfino- Giacomo Marino
CSOA Angelina Cartella
Società dei Territorialisti/e Onlus
Centro Sociale Nuvola Rossa
Comitato Solidarietà Migranti
Reggio Non Tace
Collettiva AutonoMia