Sabina Ventini (Consigliere di Maggioranza) lascia il gruppo “Città Futura” per accasarsi in DeMa.
La prima seduta di Consiglio Comunale a Gioia Tauro, dopo l’emergenza Covid-19, avviene all’insegna della coesione e della collaborazione. La Pandemia appena trascorsa, come evidenzia il Sindaco nel suo discorso d’apertura, ha momentaneamente sospeso le ostilità spingendo i consiglieri di maggioranza ed opposizione a lavorare nella stessa direzione. Un gesto di maturità che ha contribuito all’ottima gestione dell’emergenza nella città di Gioia Tauro. Una lotta comune che, come auspicato dal Primo Cittadino, dovrebbe proseguire anche in futuro per fronteggiare le grandi questioni ancora irrisolte nella città “Capoluogo” della Piana. Molto accorato e sentito anche l’intervento del Consigliere d’opposizione Raffaele D’Agostino che rivendica la sua scelta di stare affianco al Sindaco, e quindi alla Città, in questo momento difficile dove la responsabilità ed il senso civico hanno prevalso sulle diatribe politiche. D’Agostino (gruppo Misto) ha fatto seguire i fatti alle parole, votando spesso favorevolmente i punti all’ordine del giorno, ma abbandonando l’aula durante il punto riguardante il bilancio del 2017. In questo caso il Consigliere dichiara di non voler avere nulla a che fare con un bilancio che non appartiene a quest’amministrazione, rinunciando non solo ad approvarlo ma anche di partecipare alla discussione. Nota di colore della giornata è anche il passaggio del Consigliere di Maggioranza, Sabina Ventini, che abbandona il gruppo “La città Futura” per approdare in “DeMa” il movimento fondato da Luigi de Magistris, che vede in Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi, uno dei più importanti esponenti. Questo passaggio pare non far scricchiolare in alcun modo la maggioranza, dal momento che le posizioni del Consigliere rimangono comunque aderenti a quelle della Maggioranza. L’ultimo punto vede salire in cattedra l’esperto consigliere Angelo Guerrisi (UDC) che rivendica l’importanza di almeno una fermata di Italo o Freccia Rossa alla Stazione di Gioia Tauro dopo che le due grandi aziende hanno individuato Rosarno come punto d’approdo per i treni ad alta velocità. Il consigliere propone un documento unitario da inoltrare alla Regione, al Governo Centrale ed anche a Ferrovie dello Stato ed Italo paventando, se dovesse essere necessario, anche manifestazioni più dure e decise come l’occupazione della Stazione. A fare eco al consigliere Guerrisi ci pensano Francesco Ierace (Avanti Tutta) e Daniela Richichi (InnovaGioia) che riconducono la scelta delle aziende ad una differenza di peso politico nei consessi che contano (Regione e Governo Centrale) dovuta all’incapacità di eleggere rappresentanti del luogo, e non a scelte di carattere commerciale come emerso dalle prime dichiarazioni.
Christian Carbone