Sempre più amaro il destino della prima Città della Provincia di Reggio Calabria. Una serie di nefasti eventi hanno messo in ginocchio Gioia Tauro: prima l’emergenza rifiuti, poi lo scioglimento del Comune per condizionamento mafioso, gli incendi e per finire il Dissesto Finanziario. Un colpo duro per i cittadini e per tutti coloro che hanno deciso di puntare ed investire in questa Città. Come una ciliegina sulla torta poi arriva la manifestazione della CGIL nel Centro della Città il 6 Luglio in cui si parlerà di dignità e lavoro coinvolgendo braccianti agricoli e migranti con la partecipazione del segretario generale Susanna Camusso e dei Modena City Ramblers, proprio poco dopo l’accordo sindacale che ha portato al licenziamento di quasi 400 operai portuali e la loro ricollocazione in un’Agenzia di cui ancora non si ha contezza. Un vero e proprio teatro dell’assurdo, l’ennesimo tassello nell’amaro destino di una città che potenzialmente avrebbe le carte in regola per essere patrimonio paesaggistico, economico e turistico dell’Italia intera e che invece si vede relegata ai margini di tutto. Ancora una volta Gioia Tauro dovrà avere la forza di ricominciare con in testa una domanda a cui nessuno ancora è riuscito a dare una risposta: di chi è la colpa di tutto questo?
C. C.