Gioia Tauro, rifiuti abbandonati e discariche a cielo aperto nonostante la videosorveglianza

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La situazione dei rifiuti nella Piana non è mai delle migliori. Il sistema di smaltimento, tanto nei Comuni che hanno adottato la procedura della raccolta differenziata quanto in quelli in cui la differenziata non viene praticata, a fasi alterne continua ad incepparsi. Ai questi blocchi del sistema, si aggiungono le situazioni create da quella parte di cittadini che non segue le regole, deturpando l’ambiente che li circonda, come si verifica per esempio a Gioia Tauro e Rosarno. A Gioia Tauro il sistema dei rifiuti procede tutto sommato piuttosto bene. Il Comune, che è riuscito a superare momenti critici grazie all’adozione dai primissimi mesi del 2013 della raccolta differenziata di tipo spinto, sembra chiamato fuori dalle situazioni di emergenza, anche se di recente si sono verificati blocchi del sistema che hanno dato luogo a disagi per i cittadini. A deturpare però quella che sembra quasi un’isola felice ci pensa l’immondizia che capita di vedere sui cigli delle strade in alcuni punti della città. Una situazione particolarmente critica presenta ad esempio il lungo viale di recente ristrutturazione che prolunga il lungomare di Gioia Tauro, a ridosso del quartiere Mazzagatti e nei pressi del quartiere Ciambra. Sacchetti con spazzatura di vario genere, vecchi indumenti e qualche elettrodomestico abbandonato invadono  una zona apparentemente secondaria ma invece piuttosto trafficata e praticata da chi fa sport, anche perché per un pezzo è presente la pista ciclabile. In un punto preciso si ha l’impressione di trovarsi davanti ad una vera e propria discarica a cielo aperto. Queste condizioni persistono ormai da diverso tempo. Situazioni come queste sono sicuramente da ricondurre al mancato senso civile di una parte della popolazione, che non partecipa al sistema organizzato della raccolta differenziata e preferisce deturpare il decoro urbano. Per arginare queste situazioni il Comune ha provveduto ad impiantare cartelli con il divieto di discarica e ad installare la videosorveglianza, un’azione che però sembra essere poco efficiente ed insufficiente dal momento che la discarica di cui si parla si trova proprio ai piedi del cartello col divieto.

RAFFAELLA CARUSO

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