Giornata per il ricordo delle donne vittime di abusi e molestie

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“La Donna come itinerario della mente nel viaggio verso Dio”, diceva un tempo il caro Dottor serafico San Bonaventura, nel lontano tredicesimo secolo. Orbene, oggi è la giornata del ricordo delle donne vittime di abusi e molestie sessuali . Ci sarebbe bisogno di stabilire in calendario un giorno convenzionalmente come tutti gli altri per far si che cessi, l’imperante e disumana oltrechè inumana coltre di violenza contro la donna che cresce esponenzialmente ogni giorno e pare non voler manco per un istante arrestarsi?. Quasi fossimo assuefatti dai mezzi di comunicazione fra i più svariati e quei visi volti voluttuosi (un tempo), ora sfregiati quasi fossero una sfinge delle brutture di cui l’uomo è capace (purtroppo), e gli interminabili secondi delle sua ineniminabile violenza, rappresentati da quel corpo tumefatto arido, perturbato dalle molestie. Da un rapporto Istat emerge come negli ultimi due anni le donne vittime inermi di abusi e molestie efferate siano 2 milioni 151 mila. Delle quali il 15,3% ha subito più volte vessazioni fisiche e il 9,9% nelle sue forme più gravi. I luoghi e le persone coinvolti nella maggior parte dei casi sono i compagni sospettanti tradimenti e\o ex i quali non accettano di buon grado di esser stati lasciati o aver troncato in “nuce” una relazione e cosi intendono vendicarsi nella maniera più bruta e barbara . La donna è il simbolo del desiderio e della nascita dell’umanità. Un tempo si diceva che l’emancipazione di una società coincidesse con l’emancipazione della condizione femminile. Molti passi in tal senso sono stati compiuti, dalle nuove norme emanate dal parlamento negli ultimi anni, soprattutto quella sulle molestie sessuali o “stalking”, la quale prevede pene più dure sicure e restrittive per il molestatore . Tuttavia le donne più di una volta risultano avere timore nel denunziare tali episodi, perchè hanno timori revenziali di eventuali ritorsioni da parte del molestatore stesso. Sebbene sia utile fissare tali ricorrenze, occorre che le stesse non rimangano fini a sè stesse ed isolate. Occorre fronteggiare il dilagante fenomeno ad iniziare dalle scuole, educando gli allievi al rispetto dell’altro sesso, con iniziative da promuovere durante l’anno scolastico. D’altro canto, grande è l’apporto profuso da campagne di associazioni quali Doppia Difesa, contro il fenomeno delle molestie e/o femminicidio. La donna va amata e mai compresa, diceva Wilde . Se solo ci soffermassimo ad amare e a comprendere le ragioni dell’altro, non sfigureremmo il suo volto, anzi… Apprezzeremmo di più noi stessi perchè una donna prima che donna è anzitutto Madre di noi tutti .

Francesco Grossi

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