La Giornata contro la violenza alle Donne ripresenta, ancora quest’anno, situazioni e episodi che suscitano profonda preoccupazione per la loro efferatezza”.
Lo afferma in una nota il capogruppo di Ncd-AP in Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo.
“Inusitati fatti delittuosi contro le donne occupano ormai quotidianamente pagine di giornali e notizie radiotelevisive, in un crescendo di manifestazioni violente che interpellano la società e le istituzioni. Troppo spesso accade – sottolinea Giovanni Arruzzolo – di dovere prendere atto che ormai persino i nuclei famigliari non sono sicuri rifugi o luoghi di solidarietà, anzi, come raccontano le cronache, i peggiori e più infami delitti vengono consumati contro le donne dentro le mura domestiche, dinanzi a figli o altri membri della famiglia. Un susseguirsi davvero inquietante di delitti – dice ancora Arruzzolo – che impone non solo una rivisitazione dei criteri sanzionatori dinanzi a simili eventi, ma una rinnovata attenzione delle istituzioni locali nei confronti delle situazioni di disagio come primi rappresentanti sui territori della cosa pubblica. Al di là del fatto che la violenza contro le donne non è patrimonio esclusivo delle classi sociali meno abbienti – continua Arruzzolo – è indubbio però che le situazioni negative più numerose si verificano proprio negli ambiti sociali più indifesi dalla crisi e meno attrezzate culturalmente. Da qui, la necessità che lo Stato riveda le politiche sociali, sostenendo le attività dei Comuni come primo baluardo di prevenzione e di sostegno a chi soffre di ‘crisi senza uscita’, aiutando il recupero della serenità in quei nuclei famigliari dove convivono spesso molti bambini. Lavorare dunque con rinnovato impegno – conclude Giovanni Arruzzolo – per disinnescare tragici episodi, salvaguardando le donne in primo luogo, aiutandole a ritrovare un percorso di vita sereno, per se stesse, e per i loro figli”.