“È chiaro che il sindaco di Girifalco Cristofaro ha qualche problema con il concetto di opposizione democratica reale se, oltre a definire ‘strana’ una protesta della cittadinanza a lui non gradita, la sua risposta si limita alle parole vuote e all’invio della forza pubblica”. Questo il commento del responsabile regionale di CasaPound Italia nonché consigliere comunale di Lamezia, Mimmo Gianturco, in merito alla nota stampa circolata a seguito della protesta tenutasi a Girifalco contro l’apertura del centro per ospitare i rifugiati all’interno del comune.
“La nostra protesta – spiega Gianturco – è stata del tutto pacifica e legittima, oltre che ben riuscita e partecipata. Non sono i cittadini a dover spiegare il proprio No, è il sindaco che ancora non è riuscito a spiegare il perché del suo Sì. Vorremmo capire dettagliatamente in che modo l’apertura di un centro per immigrati possa arricchire culturalmente la comunità locale, segnalando che laddove questo è accaduto, altroché cultura, le uniche conseguenze sono state il degrado e un abbassamento del livello di sicurezza reale e percepito. È chiaro, d’altronde, che l’introduzione di un’ampia comunità allogena all’interno di una piccola comunità ha un impatto sociale e, dal momento che si tratta di persone in attesa di documenti regolari e, dunque, senza lavoro, provenienti da situazioni difficili e dei quali non si sa nulla, questo impatto non può essere positivo né essere sinonimo di sicurezza in un territorio già difficile”.
“Il sindaco – prosegue – non può credere di cavarsela tirando fuori il razzismo. Qui non c’è nessun razzista. Qui ci sono cittadini italiani che chiedono il rispetto della costituzione nel momento in cui la costituzione garantisce i diritti sociali prima di tutto agli italiani. E sono questi italiani che non vogliono più accettare che la politica e le associazioni ad essa vicine lucrino sulla cosiddetta accoglienza, coprendo il tutto con un buonismo di facciata privo di contenuti politici. Noi stiamo portando avanti un’istanza politica, che nulla ha a che fare con l’odio – ci sentiamo molto più vicini ad un lavoratore straniero sfruttato che ad un esponente qualsiasi della classe politica italiana -, mentre il sindaco ci dà una risposta priva di argomentazioni e dai contenuti politici pari a zero. Ecco perché la nostra opposizione si riferisce all’apertura di questo centro d’accoglienza ma non può non essere inquadrata in una prospettiva nazionale e politica che il sindaco fa finta di ignorare. Noi siamo contrari ad una politica che alimenta l’immigrazione di massa togliendo risorse ai cittadini e, soprattutto, dando in pasto a gente senza scrupoli manodopera straniera a basso costo, erodendo con una competizione sleale i diritti sociali acquisiti. Questa – conclude Gianturco – è politica. Quelle del sindaco sono solo chiacchiere”.