Nell’ambito di una serie di iniziative in preparazione al “Giorno della Memoria”, il 22 gennaio le quinte classi del Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “Corrado Alvaro” di Palmi si sono recate presso il “Museo della Memoria” di Ferramonti (CS), ricevendo un importante “Attestato di Merito”. Gli alunni, accompagnati dalla Vicepreside Enrica Scolaro e dalle docenti De Nicola, Gentile, Malaponti, Marafioti e Morgante, hanno approfondito la loro conoscenza del più grande campo di internamento fascista, costruito nel 1940 sul territorio di Tarsia, grazie alle spiegazioni della coordinatrice dell’“Associazione Ferramonti” Simona Celiberti e della guida Maria Lavorato. Progettato come luogo di smistamento verso i principali campi di sterminio europei, il Lager di Ferramonti ha di fatto rappresentato una possibilità di salvezza per i suoi detenuti grazie alla peculiare gestione del Direttore Paolo Salvatore e del Maresciallo Gaetano Marrari. Agli Ebrei e ai prigionieri politici che vissero nel campo fu infatti consentito di professare la loro religione, di impartire un’istruzione di base ai bambini deportati o nati nelle baracche della struttura, di svolgere attività artigianali e professionali (i musicisti continuarono a comporre e i medici curarono anche la popolazione del cosentino, ricevendone in cambio continue manifestazioni di solidarietà). Unico campo di concentramento italiano costruito “ad hoc”, quello di Ferramonti è stato anche il primo a essere liberato dall’armata britannica nel 1943, ma l’ultimo a essere chiuso (l’11 dicembre del 1945). Anche dopo la liberazione, gli Ebrei decisero infatti di restarvi finché la guerra non fosse stata definitivamente conclusa ed essi non avessero più corso alcun rischio.
La vita nel campo, esempio di solidarietà tra gli Italiani e i deportati, e di convivenza fraterna tra prigionieri di ogni nazione, ha offerto importanti spunti di riflessione agli alunni del Liceo “Alvaro”, che durante l’a.s. 2017/2018 stanno approfondendo la tematica “interculturalità e pace”.