Un successo strepitoso per il concerto delle Loving, i tre soprani Anna Picerno, Antonia Terracciano e Dorothy Manzo, dirette dal bravissimo maestro Antonello Cascione, già arrangiatore di Andrea Bocelli. Le bravissime e bellissime cantanti hanno proposto un repertorio di classici napoletani, arie d’opera ed evergreen internazionali, che hanno incantato il pubblico. Lo spettacolo musicale, di altissimo livello, è stato ideato dal maestro Cascione, che ha saputo unire tre vocalità dai timbri e colori differenti, un’intuizione che ha reso lo spettacolo entusiasmante, tributato dai continui applausi scroscianti di un pubblico calorosissimo. Uno spettacolo coinvolgente, quello andato in scena al Teatro Costabile e promosso dal Lions Club di Lamezia Terme e dall’associazione “I Vacantusi”, nell’ambito della rassegna teatrale “Vacantiandu”, grazie anche alle musiche e alle canzoni di tutti i tempi che sono state proposte. Ad intervallare le canzoni, l’esibizione di Sasà Trapanese, artista poliedrico, in una carrellata del meglio del repertorio teatrale napoletano.
Incastonato in questa serata di musica e di spettacolo, l’assegnazione della seconda edizione del riconoscimento “Federico II” promosso dal Lions club di Lamezia Terme, presieduto da Giuseppe Costanzo, conferito ogni anno a personalità lametine che si sono distinte per la loro attività in Italia e nel mondo. Premio che quest’anno è stato assegnato ad Alessandra Lucchino – Campionessa della Nazionale Italiana Scherma, medaglia d’oro al campionato mondiale a squadre. Ad intervistare l’atleta, la giornalista Ketty Riolo che ha condotto tutta la serata, chiacchierando con Alessandra Lucchino sulla vita sportiva e personale dell’atleta. La campionessa di sciabola ha raccontato la sua esaltante avventura sportiva, ricordando il suo inizio, quando ancora piccolina venne scoperta dal Maestro Armando Ruffo, il precursore della scherma a Lamezia (allora Nicastro) negli anni ’60, che guardando quella bambina vivace, in occasione della presentazione di un’auto alla Fiat, ebbe l’intuizione che avesse le qualità per fare scherma e così chiese al padre di condurla in palestra perché prendesse lezioni. Da quel momento Alessandra iniziò a formare le basi nell’arma del fioretto e ad acquisire la tecnica schermistica che ancora oggi si porta dietro. L’atleta ha poi ricordato il primo approccio con la sciabola con il maestro Giuseppe Costanzo, che per caso le fece fare una gara di sciabola femminile a Treviso (era la prima volta che quest’arma veniva aperta alle donne, perché prima era riservata solo agli uomini), durante la quale fu subito notata dai tecnici federali della nazionale, che la vollero con sé in squadra. Dopo pochi mesi vince la medaglia d’oro ai mondiali a squadre. Poi la lunga carriera in nazionale, fino ad oggi, con gli allenamenti la mattina a Napoli, dove vive e l’insegnamento di pomeriggio ai bambini.
A conclusione della serata sono stati raccolti dei fondi che saranno finalizzati a progetti per gli studenti delle scuole medie di Lamezia Terme, in particolare laboratori teatrali per ragazzi disagiati.