Una farsa moderna che appassiona e diverte, che ha coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine. Ritmi serrati, doppi sensi, dialoghi serrati e ironia dirompente: sono questi gli ingredienti della commedia in due atti “Una bugia tira l’altra”, scritta e diretta da Luigi Russo, andata in scena domenica 7 dicembre al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. Una prima di grande successo, che ha registrato il tutto esaurito, e che ha aperto la quarta edizione della rassegna teatrale “Vacantiandu”, diretta da Nicola Moreli e Walter Vasta, che per l’occasione ha voluto portare sul palco i bravissimi attori della compagnia Good Mood di Roma. Protagonisti, divertenti ed esilaranti, gli attori Gianni Ferreri (reduce dai successi della fiction televisiva “Distretto di polizia), Nathalie Caldonazzo, Nicola Canonico, Annalisa Favetti e Cecilia Taddei che hanno messo in scena, con toni leggeri e vivaci, la frivolezza che s’annida nell’animo umano nel momento in cui le brame individuali soppiantano il valore della fiducia che dovrebbe intercorrere nei rapporti interpersonali.
L’intreccio: approfittando dell’assenza, per motivi di lavoro, di sua moglie Barbara (Nathalie Caldonazzo), Giorgio (Nicola Canonico) ogni mercoledì cede in prestito il suo appartamento all’amico Roberto (Gianni Ferreri) per consentirgli di incontrare la sua avvenente e grossolana amante, Jessica (Cecilia Taddei); il “semplice” favore nasconde, in realtà, un inesorabile inganno: l’uomo approfitta della situazione per intrufolarsi, a sua volta, nell’appartamento dell’amico per intrattenersi con sua moglie, Elena (Annalisa Favetti). Le vicende si complicano nel momento in cui Barbara – che viaggia sempre per affari – rientra prima in casa, trovando Roberto in compagnia della giovane donna. Da questo momento le “doppie vite” dei protagonisti verranno duramente messe alla prova, provocando un meccanismo a catena in cui strampalate menzogne ed inesorabili equivoci porteranno i personaggi a confrontarsi con i propri errori e le proprie mosse affrettate. Alla fine, però, sarà Barbara a stupire gli spettatori: colei che, sin dall’inizio, sembra la vittima di tutto questo sistema perverso, si rivela la più “attenta” adultera.
Anche la messa in scena è nuova e fresca: trattandosi di una storia in cui le vicende adultere si sviluppano in contemporanea, sul palcoscenico, diviso scenicamente in due, sono state riprodotte l’abitazione di Giorgio e Barbara e quella di Roberto ed Elena. I due ambienti hanno in comune il divano bianco sul quale avvengono le ripetute seduzioni. E la sapiente regia, ispirata all’humor inglese, catapulta lo spettatore da un lato all’altro del palcoscenico, grazie al cambio di luci e di musica.
Brillante e travolgente l’interpretazione di Gianni Ferreri, grazie anche ad alcune sue battute con accento napoletano; spontaneo e divertente Nicola Canonico, raffinata e composta l’interpretazione di Nathalie Caldonazzo, sempre elegantissima nelle sue movenze, allegra e chiassosa Annalisa Favetti e spontanea e bravissima Cecilia Taddei che ha interpretato la “tamarra” Jessica. Un cast brillante e dalla verve perfetta per una commedia che ha travolto il pubblico incatenandolo alla poltrona fino all’ultima bugia.
Prima della messa in scena dello spettacolo, gli attori hanno incontrato i giornalisti nella hall del Teatro Grandinetti. Nel corso della conferenza stampa, i protagonisti della commedia hanno ringraziato l’associazione “I Vacantusi” per l’organizzazione impeccabile della rassegna e per l’accoglienza ricevuta a Lamezia, sottolineando l’esperienza più che positiva realizzata dai “Vacantusi” che, pur non essendo attori professionisti, hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco. A conclusione della serata, che è stata presentata dalla giornalista Ketty Riolo, è stata consegnata una maschera, simbolo della rassegna lametina, agli attori della Good Moon, al sindaco Gianni Speranza e a Mauro Vasta presidente della sezione lametina dell’Unesco.