Grande successo per la mostra del Maestro Adriano Fida a Polistena

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Grande successo per la mostra del Maestro rosarnese Adriano Fida, prematuramente scomparso nell’ottobre del 2022 a 44 anni.
Dal tre agosto presso il Palazzo Avati di Polistena è possibile infatti ammirare le opere di Adriano. Si tratta della prima mostra dopo la sua morte.

A presentare l’evento, l’organizzatore Francesco Laruffa  e il fratello Pasquale Fida.

“Abbiamo concepito da sempre l’Arte come un bene da condividere con la collettività, così che essa diventi fruibile per tutti coloro che, già appassionati o neofiti, abbiano il piacere di vedere, nelle diverse espressioni delle opere, le molteplici emozioni che l’artista ha
inteso comunicare – ha dichiarato Laruffa.

“Grazie all’empatia, che si crea in uno spazio condiviso e aperto a tutti, è possibile fruire della bellezza, in compagnia più che da soli. A tal proposito, torna significativa la riflessione del filosofo David Hume nel Settecento: «La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva».
L’Arte si è inoltre dimostrata curativa, fonte di benessere psicofisico, quindi non unicamente arricchimento culturale.
Nei secoli si è rivelata come una forma di comunicazione universale capace di connettere le persone, veicolare emozioni e creare riflessioni.
Queste sono le motivazioni più profonde che hanno portato la famiglia Laruffa a coinvolgere la cittadinanza in momenti collettivi condividendo e moltiplicando,
pensieri ed emozioni, nell’incontro con un artista che resta sempre vivo nel ricordo per quello che con la sua Arte ha saputo veicolare, trasmettendo contenuti
non verbali, ma perfettamente capaci di influenzare il mondo dell’Arte contemporanea.
Grazie a tutti per aver scelto di omaggiare questo grande artista con noi” – ha concluso Laruffa.

Il ricordo di Adriano arriva anche attraverso le parole del curatore della mostra e amico, Marco Dionisi Carducci:
Adriano toccó senza filtri il tema della morte. Nella tela “L’occhio dell’Angelo” è inquadrato da una prospettiva
laterale, dormiente, adagiato sul letto, appena coperto da un lenzuolo bianco. Si ritrasse nell’ultimo atto prima del sonno eterno. Fu il suo presagio.
È all’interno di questo vortice evolutivo che si inserisce la narrazione cristiana: “La regina degli Angeli”, una
delle ultime opere realizzate, divenne pietra miliare del nuovo corso. L’attività cromatica ne uscì più dolce,
delicata, dalle tonalità pastello. È una pittura che arriva sino a Dio: aulica, celestiale”.

Carducci inoltre ha ricordato
l’interesse di Vittorio Sgarbi alle opere di Adriano, di cui apprezzava tanto la
tecnica quanto il forte misticismo. Sgarbi all’indomani della sua scompasa, nel suo personalissimo ricordo tra le pagine de Il Corriere della Sera, scrisse:
“Ora questi dipinti visionari continuano a vivere senza di lui, e indicano un percorso definito, chiuso, di cui
soltanto Fida poteva essere consapevole, stabilendo cosa voleva dirci, e che ci ha detto. Oggi, senza di lui,
possiamo capirli meglio. Egli ci ha raccontato quello che avrebbe visto, quello che sta vedendo, lasciando
memoria dell’aldilà. Adesso ci appare chiaro che tutta la sua opera è stata un presagio».

“Quando realizzammo il suo catalogo d’artista, – prosegue Dionisi Carducci- chiesi a lui una frase da inserire sotto la fotografia che lo immortalava nel suo studio, proprio durante l’esecuzione della “Sirena in Burlesque”.
La risposta è ancora lì, tra le pagine che descrivono la sua grandezza. «Nonostante conosca la fine, mi farò trascinare da quel soave canto».

“È stato un successo enorme, oltre ogni più rosea aspettativa, siamo felicissimi del risultato ottenuto. Dall’inizio ad oggi abbiamo avuto più di duemila visitatori, arrivati da tutta Italia”, ha commentato emozionato Pasquale Fida, fratello di Adriano.


Visto l’enorme successo riscosso, la mostra sarà aperta al pubblico anche nel mese di Settembre, ogni Sabato e Domenica dalle 20 alle 23.

È inoltre possibile ascoltare la colonna sonora appositamente creata dagli Oblomov per il Maestro. Durante questi giorni si sono esibiti i Crazy White Rabbit, e sono previste ulteriori partecipazioni di musicisti (tra cui Alessio Calivi in arte Kihm) e altre iniziative culturali.

 

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