Grido di dolore delle famiglie a basso reddito e prive di un alloggio: non se ne può più

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Non se ne può più. È greve il grido di dolore delle famiglie a basso reddito e prive di un alloggio, martedì scorso a palazzo San Giorgio per incontrare, in occasione della giornata nazionale “Sfratti zero”(promossa dall’Unione inquilini), il Presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino. Porte aperte anche per l’Osservatorio sul disagio abitativo (ASIA-USB Reggio Calabria, Comitato Solidarietà Migranti, CSC Nuvola Rossa, CSOA Angelina Cartella, Società dei Territorialisti/e Onlus, Un Mondo Di Mondi), il movimento Reggio non tace e la Collettiva AutonoMia, pronti a riconoscere la disponibilità di ascolto del presidente Delfino ma anche a denunciare l’immobilismo della classe politica sul tema dell’edilizia residenziale pubblica. A focalizzare l’attenzione sui temi scottanti del settore alloggi popolari, Giacomo Marino di Un mondo di mondi. «È grave che a 240 giorni dall’approvazione della delibera n.3 del 10 febbraio scorso- ha sottolineato Marino – non si siano ancora avviate le verifiche, sugli assegnatari degli alloggi Erp, che la Re.ca.si dovrebbe effettuare per via informatica». Fermo nelle commissioni consiliari anche il regolamento sull’art. 31, per le assegnazioni in deroga ai bandi per situazioni di emergenza. Nessuna notizia sul numero di beni confiscati da adibire ad alloggi popolari e sulla partecipazione al bando social housing per un eventuale ampliamento del patrimonio Erp. Si attendono anche le nomine di un assessore e un dirigente al ramo, in seguito alla revoca dell’ex assessora Angela Marcianó e della scomparsa dell’ex dirigente Marcello Romano. Sul tema manutenzione degli alloggi non si conosce ancora il piano di impiego di circa un milione di euro già stanziato. «Dallo scorso febbraio ci siamo incontrati diverse volte- ha ribadito Nicola Santostefano per Reggio non tace- e siamo stanchi di ascoltare sempre le stesse cose, a questo punto manca la volontà politica».

La redazione di un atto d’indirizzo per sollecitare le verifiche sugli assegnatari, è la promessa dei consiglieri Antonio Ruvolo e Demetrio Martino. «Non vogliamo essere ostaggio di nessun burocrate, – ha dichiarato Martino – è necessario far ripartire la macchina amministrativa». Il Presidente Delfino da parte sua annuncia che a breve saranno nominati il nuovo assessore e un nuovo dirigente di settore. «È nostra la volontà di monitorare – ha chiarito Delfino – affinché gli uffici competenti portino avanti le decisioni espresse nella delibera del febbraio scorso sul tema degli alloggi popolari». Grande assente all’incontro, il consigliere delegato al patrimonio edilizio, Giovanni Minniti.

Il malcontento e la sfiducia delle famiglie in attesa di una risposta al proprio disagio abitativo è netto. Nell’eterno discutere degli amministratori reggini, la loro vita continua a scorrere incerta e precaria.

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