Guerrisi: Dal Tradizionandu segnali concreti per il cambiamento

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CITTANOVA – «Il Tradizionandu è stato, ancora una volta, uno straordinario strumento di risveglio culturale per Cittanova e per l’intero territorio della Piana». Ad affermarlo il presidente dell’associazione “Lato2”, Giuseppe Guerrisi, anima del progetto che da sette anni scalda l’estate cittanovese. Anche quest’anno il Tradizionandu ha attirato nel circuito di piazza San Rocco migliaia di appassionati, turisti, curiosi. Un successo che arriva nonostante le tante difficoltà riscontrate, ma comunque superate dagli organizzatori grazie allo spirito di sacrificio e di umiltà.

La settima edizione del festival delle contaminazioni culturali è stata il salto di qualità in fatto di offerta culturale e impegno sociale per il territorio. Tre giorni di musica e approfondimento che hanno ricordato come Cittanova sia polo di riferimento per la discussione dei grandi temi della Calabria che cambia. Con lo sguardo, però, proiettato all’Europa.

Sei concerti, oltre sessanta musicisti sul palco, seminari e convegni, per oltre trenta ore di approfondimento tematico, enogastronomia, escursioni. Un pacchetto completo capace di creare e rafforzare nuove sinergie tra associazionismo e società civile.

 Il Tradizionandu 2014 verrà ricordato per l’apertura del festival ai linguaggi europei della musica: Tonino Carotone, Zuralia Orchestra, Lollo Meier, Rares Morarescu. Tutti nomi significativi del panorama musicale internazionale. E poi Mujura, Antonio Castrignanò, Taranprojetc, Mario Venuti.

 «Sapevamo che la sfida era complessa da affrontare – ha affermato Giuseppe Guerrisi – proprio perché questo evento si sta trasformando da mero contenitore musicale a strumento di lettura complessiva del territorio e delle sue dinamiche. Ma “Lato2” – ha proseguito – negli anni ha voluto mettere l’impegno, e quindi la faccia, nei grandi processi di cambiamento di questa terra. Il nostro obiettivo era lanciare segnali di apertura e di risveglio morale e culturale. Noi crediamo di esserci riusciti o, almeno, crediamo di aver fissato un primo tassello importante di un percorso più lungo ed entusiasmante verso una nuova era di dialogo e confronto. Questa associazione  – ha aggiunto ancora – vive di volontariato e di voglia di affermare un concetto cruciale: noi ci siamo e ci mettiamo a disposizione del nostro paese, della nostra terra. Cittanova è con noi, e di questo siamo felici. Certo, questo non basta a garantire un futuro certo a questa manifestazione. Noi ce la metteremo tutta, ma lo scarso interesse di molti organi di informazione, e il quasi silenzio di molti Enti sovra comunali, sono fattori che ci costringono ad una riflessione profonda. Non di meno, molta amarezza hanno procurato i fischi piovuti su Lollo Meier durante uno dei concerti dello scorso 18 agosto. Il Tradizionandu – ha sottolineato Guerrisi – si impegna a miscelare suoni e culture nel solco di un percorso culturale d’ampio respiro. Un progetto che teorizza i limiti della tradizione e cerca le contaminazioni per cementare un glocalismo ormai concreto. I fischi ad uno dei jazzisti più talentuosi di Europa stanno a significare che i segnali lanciati sono ancora insufficienti a contrastare un ripiegamento intellettuale che non noi non abbiamo la pretesa di bollare, ma che riteniamo errato e controproducente. Con umiltà e impegno proveremo ad andare avanti. Il messaggio diffuso dall’Amministrazione comunale nella giornata di ieri è un invito a proseguire che da fiducia e, anche per questo, la ringraziamo. Così come ringraziamo i nostri partner, i nostri sostenitori, i nostri e i cittadini di Cittanova, cittadini d’Europa che vedono nella musica e nella cultura un motore imprescindibile del progresso umano. Chiudiamo la settima edizione del festival – ha concluso – con la convinzione forte che davvero le rivoluzioni si fanno cantando».   

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