I 66 lavoratori dei CpI di Reggio Calabria. Interviene la Cgil: è necessario che le Istituzioni agiscano prontamente e nel rispetto della legge

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Reggio Calabria – “E’ fondamentale che, da parte delle Istituzioni preposte, vengano posti in essere tutti gli atti di indirizzo e amministrativi necessari a dare attuazione alle disposizioni di legge, affinché si proceda alla proroga dei 66 contratti a tempo determinato (sino alla data del 31 dicembre 2015) dei dipendenti dei Centri per l’impiego della Provincia di Reggio Calabria, in attesa del riordino delle funzioni di cui all’art. 1 commi 85 ss. della L. 56 del 2014 in materia di servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro, al fine di non ledere ulteriormente il diritto di questi lavoratori”. Con queste parole, intervengono Cgil Rc-Locri e Fp Cgil Rc-Locri commentando quanto sta accadendo ai 66 dipendenti a tempo determinato della Provincia di Reggio Calabria.

Una vertenza che la Cgil e la Fp Cgil seguono da tempo, che coinvolge 66 dipendenti, il cui futuro è incerto: “in quanto Organizzazioni Sindacali abbiamo inoltrato ufficialmente una richiesta indirizzata all’Ente provinciale reggino e alla Regione Calabria, affinché venga espletato quanto previsto dalla legge  di Stabilità per il 2015 (L.190/2014) e dal Decreto mille proroghe (D.L. 192/2014)”.

 

“In gioco – sottolineano – è il destino di 66 lavoratori: personale specializzato, con esperienza diretta pluriennale nell’ambito delle politiche del lavoro, assunto tramite procedura concorsuale. Personale che svolge servizi essenziali e con carattere specialistico, nonché tutte le attività connesse alle politiche del lavoro, disposte dal Settore di riferimento, come le azioni relative al Programma Garanzia Giovani”.

 

“Non possiamo permettere – concludono – che questi servizi vengano meno ma, soprattutto, che a pagare siano i cittadini e i lavoratori. È imprescindibile che le Istituzioni coinvolte agiscano prontamente e nel rispetto della legge”.

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