I giovani e gli atti di bullismo: Un fenomeno in esponenziale aumento.

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Non c’è giorno nel quale nei notiziari non si faccia riferimento, purtroppo, ad un fenomeno che senza dubbio sempre ha attanagliato e allignato le città ma mai come ora in esponenziale accrescimento: il bullismo e gli atti vandalici. Di recente ad esempio abbiamo assistito a delle vere e proprie bande di ragazzini che nello specifico a Napoli e Torino, soprattutto in periferia, aggrediscono e “scippano” i propri coetanei anche e solo per un cellulare. In verità non v’è nulla di nuovo, senonché questi episodi repentinamente e giorno dopo giorno si susseguono senza tregua alcuna; anzi secondo gli ultimi dati statistici aumentano le denunce e i ferimenti, soprattutto degli adolescenti e delle persone anziane. Questo fenomeno è maggiormente diffuso nelle periferie ove i ragazzi talvolta sono “intricati”, entro quella fascia di tessuto sociale con poca istruzione e scarsa integrazione col resto della comunità. In queste fasce sociali si verificano con più frequenza episodi di tal genere. Nelle ultime ore per contrastare tali fenomeni, il ministero degli interni in una riunione straordinaria coi comitati di sicurezza, a Napoli, ha aumentato il regime di vigilanza. Oltreché il regime di vigilanza, bisognerebbe altresì far integrare, e non isolare questi ragazzi all’interno delle città, soprattutto istruendoli, come nell’opera che contraddistinse ad esempio Don Milani, il quale a Barbiana istituendo una vera e propria comunità integrava i ragazzi “emarginati” istruendoli ed “educandoli anche allo sport” facendoli diventare e sentire “parte della comunità”. Perché come disse Gramsci, l’unico modo che c’é per combattere il degrado è l’istruzione.

Francesco Grossi .

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