Riceviamo e pubblichiamo
Tutti i sindacati della polizia penitenziaria del carcere di Velletri, tranne il SINAPPE e la FN CISL, hanno deciso di unirsi ed inoltrare una lettera unitaria al capo dell’amministrazione penitenziaria del Lazio sulla difficile, e ormai insostenibile, situazione del carcere di Velletri anche alla luce degli ultimi eventi critici dove due poliziotti sono stati feriti. Secondo Carmine Olanda, segretario locale del Si.P.Pe., il carcere di Velletri è ormai sfuggito al controllo della Direzione carceraria ed occorre quindi un intervento incisivo da parte del vertice dell’amministrazione penitenziaria. Ad una deficitaria gestione della struttura si aggiunge la carenza del personale che come indicato nella nota unitaria, ha portato l’istituto di Velletri al primo posto per carenza di personale di polizia penitenziaria con un coefficiente di rapporto pari allo 0,26 su una media nazionale dello 0,48 e ciò inficia i livelli di sicurezza che allo stato sarebbero pari a zero. I sindacati SIPPE, CGIL, SAPPE, OSAPP, UIL, UGL e CNPP, maggiormente rappresentativi nel carcere di Velletri, vista l’emergenza, chiedono il rientro IMMEDIATO in sede di tutto il personale distaccato nei vari Ministeri, compreso quello della salute, nelle Scuole di polizia, all’UEPE di Latina e ai servizi vari dell’amministrazione nonché l’assegnazione o distacchi di nuovo personale proveniente anche dal DAP (dove c’è un esubero di circa 850 unità). I sindacati chiedono anche l’assegnazione di un comandante e di un vice comandante che non abbiano, almeno nell’immediatezza, aspirazione ad essere distaccati nei comodi uffici del DAP. Il Carcere di Velletri – si legge nella nota unitaria – è il secondo circondario nel Lazio, dopo Roma, che riceve un numero elevato di detenuti con problemi psichiatrici o per ordine e sicurezza penitenziaria. Qualche giorno fa, sulla difficile situazione del carcere di Velletri era intervenuto anche il Segretario Generale del SIPPE Alessandro De Pasquale che attraverso una nota diretta al Vice Capo del DAP era stata chiesta un’ispezione urgente da parte dell’ufficio ispettivo previa verifica diretta da parte del vertice dell’amministrazione del livello di sicurezza del carcere. Se a breve termine non ci saranno risposte concrete, i sindacati scenderanno in piazza e intanto nei prossimi giorni inizieranno lo sciopero dalla mensa di servizio.