Il leader dell’Udc rosarnese e vicesegretario regionale Giuseppe Idà interviene a gamba tesa sulla segretaria della sezione locale del Pd Stefania Mancuso, dopo che la stessa ha tirato in ballo proprio il commissario cittadino dello scudocrociato su una sua presunta ingerenza al voto delle primarie del partito democratico, Idà in particolare riferisce come “Con riferimento alla segnalazione inviata alla commissione regionale di garanzia del Congresso del Partito Democratico, dalla segretaria del Circolo Pd di Rosarno Stefania Mancuso, ci preme sottolineare che alcuna ingerenza vi è stata da parte dell’UDC cittadino, ne alcun influenza il sottoscritto ha esercitato sul Sig. Giovanni Idà il quale come ogni privato cittadino è libero di votare chi vuole. Tanto più in una competizione in cui proprio il candidato sostenuto dalla sezione locale del PD (Matteo Renzi) ha voluto che si svolgessero primarie aperte anche ai non iscritti, nel tentativo (poi rivelatosi vano a Rosarno) di allargare la base politica e sociale del consenso. Quindi consiglierei alla segretaria Mancuso di concentrare l’attenzione sul clamoroso insuccesso elettorale che ha colpito la sua parte politica, piuttosto che gridare a presunti complotti. “
Dopo la risposta alla segretaria Mancuso, Giuseppe Idà ne ha anche per il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi “Infatti giova ricordare che il Sindaco che era l’unico candidato di Rosarno, nonostante fosse sostenuto da 7 consiglieri comunali, quattro assessori più il Vice Sindaco e tutto il direttivo del Partito, ha ottenuto solamente 207 voti, uno in meno di quelli ottenuti nella precedente tornata di elezioni primarie. Un segnale che conferma quanto il Sindaco di Rosarno non possa essere ritenuto un valore aggiunto, anzi ha avuto la capacità dopo avere letteralmente smantellato il PD locale, di perdere contro l’area alternativa rappresentata da Massimo Canale, che non esprimeva candidati rosarnesi. È riuscita anche ad alienare qualche simpatia propria alla mozione Renzi. Ironizzando potremmo dire che il miglior regalo a Canale è stato fatto candidandogli contro la Sindaca Tripodi.Come regola generale in Politica, aldilà degli spot del momento, alla lunga contano sempre i numeri che sono di norma legati al consenso, e non vi è alcun dubbio che il consenso da da molto tempo abbandonato il Sindaco e la sua fedele Segretaria. Nonostante l’effetto Renzi, la Tripodi è naufragata elettoralmente, cosa che invece non è avvenuta nella vicina Gioia Tauro, in cui il Sindaco Bellofiore partendo dalle stesse condizioni della Tripodi, e sostenendo il medesimo candidato alla segreteria regionale, ha invece raggiunto un clamoroso successo.” Concludendo con una richiesta “Ci verrebbe da dire al Sindaco Tripodi, invece che pensare alle pagine dei giornali, e ai network nazionali, di prendere atto delle urne vuote e del consenso ormai nullo che la circonda. In altre circostanza politici seri e con un minimo di dignità avrebbero già passato la mano.”