Gianni Infantino, nato in Svizzera, ma originario di Reggio Calabria e’ il nuovo presidente della Fifa. Il dirigente italo-svizzero, segretario generale della Uefa, ha raccolto al secondo turno 115 voti, piu’ del necessario (ne bastavano 104) per ottenere la presidenza della Federazione internazionale. Battuta la concorrenza dello sceicco Salman Bin Ibrahim al Khalifa, che si e’ fermato a 88 voti. Appena 4 preferenze per il principe Ali’ di Giordania, zero per Jerome Champagne. Il quinto candidato, Tokyo Sexwale, si era ritirato prima della prima votazione.
Dopo 18 anni ecco un presidente diverso da Joseph Blatter, il quasi 80enne dirigente svizzero, salito al potere nel ’98 al posto di Joao Havelange e da allora padrone indiscusso della Federazione internazionale. Nel maggio dello scorso anno Blatter aveva ricevuto l’incarico per il quinto mandato di fila ma il terremoto scatenato dall’indagine dell’Fbi, con l’arresto di diversi pezzi grossi della Fifa a ridosso del voto, ha fatto si’ che egli rassegnasse le dimissioni appena pochi giorni dopo. E allora nuove elezioni, durante un Congresso straordinario che ha scelto il nono presidente in 112 anni di storia della Fifa. A votare sono state 207 delle 209 Federazioni iscritte (non c’erano Kuwait e Indonesia perche’ sospese) con scrutinio segreto. I voti sono distribuiti cosi’: 54 per l’Africa, 53 per l’Europa, 46 per l’Asia, 35 per l’America Centro-Nord, 11 per l’Oceania e 10 per il Sudamerica.
I candidati erano cinque: lo sceicco Salman del Bahrain, attuale presidente della Confederazione asiatica; Gianni Infantino, segretario generale della Uefa; il principe Ali’ di Giordania, gia’ battuto da Blatter nelle elezioni di maggio; l’ex vicesegretario generale della Fifa Jerome Champagne, e Tokyo Sexwale, imprenditore e politico sudafricano ed ex attivista contro l’apartheid. Ci sarebbe dovuto essere anche Michel Platini, per il quale si profilava una vittoria schiacciante fino alla sospensione di 90 giorni – poi trasformata in squalifica di 8 anni e ieri ridotta a 6 – per la storia dei due milioni di franchi svizzeri ricevuti da Blatter nel 2011 per una consulenza per la Fifa fra il ’98 e il 2002. La squalifica di ‘Le Roi’ ha mischiato le carte, con lo sceicco Salman e Infantino entrati nella bagarre proprio alla luce dei guai di Platini, con entrambi che si sarebbero fatti da parte qualora l’ex giocatore francese fosse riuscito a rimettere le cose a posto. (AGI)