Il caso dei tumori a Gioia Tauro, il bollettino di morte della Piana in diretta tv nazionale

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La lotta di comitati e cittadini ai tumori che stanno devastando Gioia Tauro comincia ad avere risonanza nazionale. Questo pomeriggio all’interno del programma di Rai 1 “La vita in diretta” c’è stato un collegamento con piazza Municipio, da dove è partito il grido di dolore dei cittadini per la grave situazione che la città del Porto sta vivendo. A dare testimonianza della dura lotta che si sta combattendo a Gioia Tauro c’erano i cittadini (sebbene in numero ridotto rispetto alla delicata questione che sensibilizza tutti), il comitato “Fiume” con la presidente Maria La Scala, la Pro loco ambientale con il responsabile Pino Pratticò ed alcuni esperti: il chimico e biologo Macino, l’oncologo Pugliese e il cardiologo Minutolo. Soprattutto, però, c’erano gli ammalati che in prima persona stanno vivendo il dramma del cancro ed i parenti di chi purtroppo non ce l’ha fatta. Uno striscione con i volti delle vittime del tumore ha occupato la scena, ed in diretta nazionale è stata data testimonianza di questo inquietante bollettino di morte. In collegamento da Gioia Tauro, Carmen di Stasio ha dato la parola a chi sta lottando in prima persona e a chi ha perso figli, genitori, fratelli. L’aumento esponenziale dei casi di tumore a Gioia Tauro, che i comitati in lotta ritengono possa essere correlato con la presenza sul territorio di impianti come il depuratore e l’inceneritore o con dei rifiuti tossici interrati nelle vicinanze (di cui non è stata però accertata la presenza), è stato testimoniato anche dal biologo Edoardo Macino, che ha confermato come si riscontrano quotidianamente, dai risultati dei prelievi del sangue effettuati in laboratorio, diversi casi di presenze tumorali, soprattutto tiroidei e gastro-intestinali. Dagli studi de “La vita in diretta”, il professor Cognetti, oncologo dell’Istituto Oncologia “Regina Elena” di Roma, ha confermato l’urgenza dell’apertura di un’inchiesta a Gioia Tauro per verificare se possa esserci o meno una correlazione tra le supposte sostanze tossiche e l’incidenza di tumori, dal momento che non è stata ancora effettuata una ricerca epidemiologica specifica e in assenza di un registro tumori per la Calabria.  Il caso dei tumori a Gioia Tauro sbarca dunque finalmente anche nella tv nazionale. È un passo in avanti, significativo ma non ancora sufficiente, per dare la giusta attenzione ad una delicata questione che presenta ancora tanti aspetti non chiari ma che continua a mietere vittime di cancro. Esiste una correlazione tra l’aumento dei casi di tumore e la presenza sul territorio di impianti ritenuti nocivi per la salute pubblica? A Gioia Tauro si continuerà a lottare affinchè venga aperto un caso e, nell’attesa di risposte concrete da parte delle istituzioni e di una politica purtroppo scarsamente presenti in merito, affinchè venga creata una struttura di supporto medico-sanitario ai malati di cancro.

RAFFAELLA CARUSO

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