Il comitato Gioiese su sanità calabrese:A che punto sono gli acquisti di nuova strumentazione tac per gli Ospedali della Piana?

14

Apprendiamo dalla stampa del recente incontro a Roma tra il Governatore Oliverio ed il Ministro della Salute Lorenzin, al termine del quale sono stati pubblicati faziosi comunicati su giornali locali (a firma di giornalisti, politici e sindacalisti regionali) che evidenziano  la difformità preoccupante fra i dati forniti dal Governatore e dal Commissario Scura. La confusione che ne deriva, non aiuta a diradare le nubi sul futuro della sanità calabrese. Pertanto chiediamo al Ministro della Salute di mettere la parola fine a questo indecente balletto di numeri e scarica barile tra i due litiganti, fornendo dati ufficiali pubblici ed incontestabili, corredati da una credibile programmazione. Per esempio: risponde al vero che la Società Tecnis si è ritirata dall’incarico del costruendo (a parole) Ospedale di Palmi? A che punto sono gli acquisti di nuova strumentazione tac per gli Ospedali della Piana? Risponde al vero che nel recente passato si è perso un corposo finanziamento UE (e quindi a costo zero per l’Azienda e la Regione) per l’acquisto di apparecchiature diagnostiche? A che punto sono le procedure di assunzione di personale medico e paramedico, necessario per dare seguito alle promesse di riapertura della chirurgia a Gioia Tauro in forma di Week Surgery, nonché le opere edilizie necessarie ad accogliere strumentazione ed arredi idonei alla gestione dei pazienti in pronto soccorso e nella nuova astanteria, anch’essa prevista e promessa dal piano aziendale? Poiché a nulla è valso chiedere un incontro con il Direttore Aziendale Dr. Brancati, al quale avremmo rappresentato le istanze della nostra comunità, aspettiamo che si dia corpo a quanto prospettato chiudendo una volta per sempre la stagione delle chiacchiere, della voluta confusione che si sparge sulla Sanità calabrese e della Piana in particolare, relegata a fanalino di coda della Regione, dell’Italia e dell’Europa compresa. Altrimenti, rassegnati alla desolazione a cui siamo destinati, saremo sempre più costretti, ove lo consentano le finanze personali, ad armarci di bagagli per trovare altrove le risposte alle nostre istanze di salute, con ulteriore aggravio di spese che da decenni depauperano le casse della Regione.

“So di sicuro che nel sistema sanitario ci sono interessi economici, lobbistici, politici e mafiosi.

Il mio dovere è di non risparmiare nessuna energia per invertire questa situazione»

Queste le parole espresse dal presidente della Regione Calabria Oliverio in merito alla Sanità, la stessa sanità calabrese che, proprio in questi giorni, è stata definita su un giornale nazionale tra “le più mortali del Paese”.

Ed intanto, noi qui nella Piana, sopravviviamo in qualche modo ad una Sanità che ravvisa  Presidi ospedalieri con organico medico e paramedico “sottodimensionato” e quindi costretto a turni massacranti, con strumentazioni ed arredi ospedalieri  acquisiti e scomparsi; con apparecchiature diagnostiche  promesse e molte delle quali mai arrivate a destinazione, dislocate sul territorio senza alcuna strategia di programma; nosocomi incapaci di rispondere alle esigenze per le quali il Piano Aziendale Sanitario li ha preposti; Ospedali esistenti solo sui plastici e/o nelle menti di chi dovrà trarne il maggior profitto (Nuovo Ospedale della Piana, è di questi giorni la notizia apparsa sul Corriere della Calabria  secondo cui “nella fase di approfondimento di indagine per il passaggio dal progetto preliminare al progetto definitivo  è stata riscontrata una situazione geologica del tutto particolare che richiede la necessità di spostare e ruotare l’edificio rispetto alla previsione prevista dal progetto preliminare, al fine di scongiurare la possibilità di realizzarlo in parte su roccia e in parte su terreno molle) con ignominiose previsioni sui tempi e sulla spesa. 

La necessità di chiudere due bilanci annuali in pareggio, il conflitto istituzionale che si è venuto a creare ai vertici del governo regionale tra il Presidente Oliverio ed il Commissario Scura che delegittima entrambi, il colpevole silenzio e   l’ ipoacusia  manifestati rispetto alle legittime istanze promosse da cittadini, associazioni  e Comitati (Comitato Cittadino di Gioia Tauro, incontro negato);   le continue promesse in un futuro migliore rischiano di provocare nella cittadinanza pianigiana una mancanza di fiducia nello Stato che questo Comitato non intende in alcun modo avallare e proprio per questo chiede con forza un incontro, un’inversione di tendenza rispetto al passato,  una concretezza operativa certificata da calendarizzazioni certe con assunzioni di responsabilità altrettanto certe per il caso di inottemperanza che possano rendere meno infelice, almeno dal punto di vista medico/sanitario, questo territorio.

 Comitato Gioiese 

Articolo precedente Rosarno, Operazione Mauser: assolto Giuseppe Cacciola
Articolo successivoIn Calabria meno slot che al nord. Ma Gioia Tauro è “azzardopoli”