Il Consigliere regionale Giovanni Arruzzolo ha avuto un incontro istituzionale con il dott. Diego De Felice, direttore regionale dell’Inps-Calabria, sulla questione dell’organizzazione nella provincia di Reggio Calabria delle procedure di accertamento medico-legale per l’assegnazione del diritto di invalidità civile.
“Voglio ringraziare il dottor De Felice e l’Inps per questa opportunità – ha detto Arruzzolo – di chiarimento, che fa seguito ad una mia iniziativa istituzionale approdata con una interrogazione in Consiglio regionale ai fini della concretizzazione di un percorso per alleviare le difficoltà di moltissimi nostri concittadini della fascia ionica reggina, ma si tratta di una esperienza purtroppo estesa anche al territorio di Palmi, costretti a sostare a lungo dentro autoambulanze in attesa di essere sottoposti a visita per l’invalidità civile presso la sede provinciale di Reggio Calabria”.
“Devo dire che dall’incontro con il dottor De Felice è scaturita una riconosciuta ed obiettiva difficoltà a carico dei cittadini in attesa di visita, aggravata dalle distanze e dai collegamenti viari, tant’è che si è convenuto di fissare un prossimo incontro per verificare la possibilità di una diversa organizzazione territoriale, così ovviando alle lunghissime attese di persone per le visite medico-legali, che obiettivamente in molti casi sono anziane oppure gravate da handicap di notevole grado. In tal senso – prosegue Giovanni Arruzzolo – mi ero fatto promotore di una interrogazione nei confronti della Giunta regionale affinchè l’esecutivo interloquisse con l’Inps-Calabria per estendere anche alle sedi di Palmi e di Locri la possibilità delle verifiche delle condizioni di salute degli aspiranti invalidi civili. A tutt’oggi, purtroppo, le cose non sono cambiate, per cui ho avvertito il dovere e il senso di responsabilità di una richiesta di incontro con il dottor De Felice, che ringrazio per la disponibilità, con l’intento di definire un comportamento dell’Istituto che dirige, in accordo con la Regione, in grado di colmare il vuoto dei bisogni che centinaia di nostri cittadini avvertono sulla loro condizione di salute. Non si tratta di fare ‘rivoluzioni’ – ha concluso Giovanni Arruzzolo – ma di riordinare un’organizzazione burocratica che tenga conto delle specificità del territorio della provincia di Reggio Calabria e aiuti a contenere le obiettive difficoltà di chi, in moltissimi casi, si trova in stato di evidente sofferenza fisica”.