Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, ha accompagnato il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, nella visita al quartiere Ciambra di Gioia Tauro, per monitorare lo stato di avanzamento dei lavori, presente il dirigente del locale Commissariato di Polizia di Stato, Diego Trotta, i Commissari straordinari del Municipio, i servizi sociali, la polizia municipale e i parroci. A darne notizia, lo stesso Marziale che spiega: “Sul piano dell’illuminazionepubblica la situazione è stata risolta, il quartiere è illuminato. I lavori relativi alle condotte fognarie sono a buon punto. La terna commissariale straordinaria del Comune ha assicurato che già con i primi giorni dell’anno 2018 sarà bandita la gara per il manto stradale. I cumuli di immondizia stanno lentamente riducendosi, ma il lavoro da farsi è tantissimo. Ciò che più conta è che dal fronte scuola e assistenza sociale registriamo l’abbattimento della dispersione scolastica, che fino allo scorso era elevatissimo”.
“Avverto il dovere di ringraziare la Chiesa locale – continua Marziale – che non solo ha fatto partire il doposcuola per i piccolini, ma circa 30 di loro ogni giorno mangiano nei locali del Duomo. Mentre sul fronte sanità abbiamo avuto contezza del fatto che proseguono per i bambini cure mediche come vaccinazioni ed altre profilassi. Insomma, un gioco di squadra che sta facendo conoscere a quei bambini l’esistenza di una alternativa rispetto al tenore di vita che fino ad oggi sono stati costretti ad affrontare. Il cammino è lungo – incalza il Garante – perché se si riesce a dare qualche risposta sul piano strutturale è su quello educativo che rimangono sacche pesanti e che toccano principalmente la popolazione adulta residente, che se è vero che è stata trascurata è altresì vero che nulla ha fatto per uscire dal guado. Per quanto mi riguarda, è per i bambini che si ha il dovere di intervenire e il mio grazie al prefetto Michele di Bari parte dal profondo del cuore perché, a dispetto dei suoi predecessori, non ha prodotto carte in risposta alle sollecitazioni, ma ha messo i piedi nel fango decine di volte per coordinare una macchina d’insieme che ha tanto da affrontare”.
“Forse gli accorgimenti intrapresi non basteranno e nel tempo bisognerà trovare soluzioni – conclude Marziale – ma di certo abbiamo fatto tanto e tanto dovranno fare, insieme, gli amministratori del domani, perché fino a quando ci sarà un solo bambino in condizioni di disagio e sofferenza nessuna società può dirsi civile, in nessuna parte del mondo”.