Le continue e scomposte esternazioni dell’on. Nesci, circa le vicende concernenti l’ASP 5 di Reggio Calabria, dopo la nomina del commissario, dott. Santo Gioffrè, hanno ormai stancato e reso indispensabile un qualche approfondimento. Entriamo volentieri nel merito delle questioni al fine di chiarire definitivamente ai cittadini l’assoluta infondatezza della propaganda della deputata grillina. Intanto, il ruolo del dott. Gioffrè non risulta essere in contrasto con le disposizioni vigenti, così come non risultavano esserlo i suoi predecessori su cui la deputata calabrese Nesci, in Parlamento dal 2013, non ha avuto, infatti, mai nulla da dire, pur avendo questi ultimi gli stessi presupposti di partenza dell’attuale commissario.
Bisognerebbe avere un maggiore senso di responsabilità, soprattutto quando si parla di una gestione come quella messa in campo dal dott. Gioffrè, incentrata su un difficile percorso di risanamento, nell’esclusivo interesse della comunità. L’attuale gestione dell’ASP 5 ha già denunciato e sanato numerosi casi di fatture liquidate due volte, di fitti passivi per locali già dismessi ed avviato un monitoraggio straordinario nei confronti di tutte quelle strutture che negli anni hanno goduto di soldi pubblici. Tutte vicende preesistenti alla nomina del commissario, su cui neanche una parola è stata spesa dall’on. Nesci che oggi trova la verve per attaccare il commissario Gioffrè su questioni assolutamente ininfluenti rispetto alla mole di debiti che non hanno fatto altro che causare ai cittadini, in questi anni, disservizi e disagi.
Un’ASP come quella di Reggio Calabria, che è tassello importante della voragine debitoria del sistema sanitario complessivo calabrese, necessità inoltre di professionalità che purtroppo non è stato possibile reperire fra i ruoli della stessa azienda, in questo senso l’utilizzazione, si badi temporanea, di due legali allo scopo di supportare l’azione del commissario rappresenta uno strumento utile al pagamento dei debiti in un contesto di assoluta legalità e trasparenza. Il dott. Gioffrè, in stretto coordinamento con l’ufficio del commissario regionale, sta poi affrontando le problematiche della rete ospedaliera e territoriale iniziando a recepire i bisogni dei cittadini che sono al centro dell’attenzione di una rinnovata politica sanitaria.
Ci sorge un dubbio. Non sarà questo accanimento, ai limiti della calunnia, frutto di problemi personali che un collaboratore dell’onorevole ritiene di avere nei confronti del dott. Gioffrè?
Federazione del Partito Democratico di Reggio Calabria