Il Pensiero Del Giorno. 14mila migranti sbarcati in Italia dall’inizio del 2020. L’allarme del ministro Lamorgese sugli sbarchi dalla Tunisia

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 Sono circa 14mila i migranti sbarcati da inizio 2020 sulle coste italiane. E’ la ministra dell’Interno, Luciana Lamoregese, a fornire il dato spiegando che il numero che ha fatto alzare l’asticella è quello che deriva dal mese di luglio, quando c’è stata una fortissima crisi politica ed economica in Tunisia e persone che non avrebbero mai pensato di abbandonare il proprio Paese e si sono avventurate verso le nostre coste. La ministra Lamorgese ha altresì spiegato come il lavoro sul nuovo Decreto Immigrazione sia concluso, specificando come i centri di accoglienza debbano essere gestiti dai Comuni. Il testo sarà a Palazzo Chigi dopo Ferragosto, con l’approvazione che avverrà presumibilmente a settembre. Nel nuovo decreto dice la ministra, sono state seguite tutte le istanze pervenute dal Quirinale, essendo stato rettificato pure il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo che sarà equiparato a quello dei richiedenti di protezione umanitaria, con quello che si preannunzia essere un memorandum similare al passato. Queste rettifiche sembrano aver trovato la concordanza nella maggioranza. Nel frattempo, analogamente a quanto avevamo scritto nei giorni scorsi, altri quindici migranti sono fuggiti dal centro di accoglienza di Pozzallo, dopo i previ episodi verificatasi a Porto Empedocle. A darne notizia é il sindaco Roberto Ammatuna, il quale sostiene che non sia compito del Sindaco entrare nel merito dell’organizzazione e della sicurezza della struttura, è però compito del sindaco chiedere maggiore tranquillità per i propri cittadini. Ecco perché la città chiede maggiore sicurezza per impedire la fuga di una tipologia di immigrati, gran parte tunisina, che ha il solo unico fine di fuggire e non rispettare le leggi del Paese che li ha accolti, forse anche perché esasperati da continue quarantene a cui sono sottoposti. Un monito ripetuto nuovamente dopo le richieste avanzate anche dal primo cittadino di Porto Empedocle. Non basta inviare le navi per la quarantena, occorrono più controlli e rigore soprattutto in questo periodo di vacanze e il pericolo rappresentato dal Coronavirus, che non bisogna in alcun modo sottovalutare, viste le situazioni di contagio negli altri paesi del mondo.

Francesco Grossi

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