Il Pensiero Del Giorno. Caos scuola: Cronaca ed eventi di un disastro annunciato

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È caos per quanto concerne la scuola e l’inizio delle lezioni, nonostante i proclami rassicuranti provenienti dalla maggioranza e dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, l’organizzazione e l’organigramma necessario per l’incipit delle lezioni e del nuovo anno scolastico é in alto mare e tutt’altro che apodittico, a causa dell’incremento dei contagi come Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute e membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dixit. Nonostante i due miliardi e rotti, stanziati coi due decreti legge Cura Italia e Rilancio con annessa assunzione di personale docente e collaboratori, ancora non v’é traccia ad esempio, dei nuovi banchi monoposto circa 2.5 milioni da consegnare per l’inizio dell’anno scolastico, la cui produzione e gara d’appalto è stata affidata a undici aziende alcune delle quali straniere. Gli undici milioni di mascherine per il personale scolastico, i disinfettanti e cosi potremmo continuare incessantemente ad elencare le vexata quaestio, che minano ab origine i piani del governo. Non bastasse ciò, anche i presidi esprimono le loro rimostranze e dubbi; Antonello Giannelli presidente dell’associazione nazionale presidi evidenzia che i dirigenti chiedono risorse adeguate per organizzare al meglio il rientro a scuola in sicurezza. Servono locali, banchi monoposto e un ampliamento dell’organico. Abbiamo chiesto al governo di rivedere la responsabilità penale imputabile ai dirigenti scolastici. Il Covid-19 è equiparato a un incidente sul lavoro. Se il dirigente scolastico attua il protocollo sanitario allora non gli si deve imputare nulla,  ha aggiunto il numero uno dell’ Associazione Nazionale Presidi, riguardo alla responsabilità penale dei dirigenti scolastici, qualora la situazione contagi precipitasse. Se ci sarà un caso positivo all’interno di una scuola, ha proseguito Giannelli, bisognerà valutare la chiusura dell’istituto solo di concerto con l’autorità sanitaria, cioè la Asl, e dopo avere valutato le circostanze. Non ci possono essere regole generali né ci si può affidare esclusivamente a parametri numerici. Un’istanza dei presidi é quella di predisporre un locale interno di ogni istituto scolastico per l’accoglienza di eventuali casi sospetti o sintomatici di coronavirus. Ergo, l’organizzazione richiede tempo e non può essere improvvisata ex abrupto all’ultimo momento. Ciò pone anche la questione mascherine che sarebbero l’unico strumento di prevenzione da contagio, ma indossarla tutto il tempo sarebbe complesso e faticoso sia per gli allievi che per i docenti. Fra precariato, confusività organizzative e notevoli incertezze, il nuovo anno scolastico a Viale Trastevere e soprattutto per gli otto milioni di studenti italiani si annuncia malmostoso.

Francesco Grossi

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